Si accende una luce in fondo al tunnel per i pazienti, in età adulta e pediatrica, malati di leucemia linfoblastica acuta.
Grazie ad un nuovo tipo di cellule ingegnerizzate, denominate CARCIK, che hanno un forte effetto antitumorale, l’85% dei pazienti è guarito completamente.
Lo dimostra uno studio clinico tutto italiano, sviluppato nei laboratori di ricerca della Fondazione Tettamanti. Questo studio ha rivelato come le cellule abbiano una forte azione antitumorale e siano inoltre sicure. È stato effettuato su 13 pazienti, ai quali sono state somministrate le cellule con dosaggi differenziati.
Si trattava di pazienti il cui stadio della malattia era molto avanzato e per i quali non rimanevano più opzioni terapeutiche. Ebbene, dopo 4 settimane l’85% dei pazienti trattati era guarito completamente.
Cinque di essi, inoltre, hanno raggiunto la negatività della malattia minima residua. Negatività della malattia residua significa la quantità di cellule leucemiche rimaste è minima. Le cellule leucemiche residue sono quelle che possono portare alle recidive. Meno sono, più è improbabile una recidiva. Un grande passo avanti della scienza, dunque.