“Minaccia aggravata, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo“: queste le accuse che hanno portato il gip di Roma, Maddalena Cipriani, a firmare un provvedimento di misure cautelari in carcere nei confronti di sei persone, gravemente indiziate di aver protagonizzato il 23 ottobre 2023 una spedizione punitiva in un locale a Tor Bella Monaca.
Secondo i carabinieri di Tor Bella Monaca, i sei arrestati sarebbero entrati nel bar e avrebbero colpito con pugni e calci tre tunisini, a quanto pare per una questione di spaccio di droga. Il locale, affollato, si è svuotato nel frattempo. Alla fine dell’agguato, gli indiziati avrebbero sparato dei colpi di pistola in aria per sottolineare la loro supremazia.
I sei arrestati sarebbero affiliati al clan Moccia, proveniente di Afragola (NA) ma attivo a Roma nella zona di Tor Bella Monaca, dove controlla le zone di spaccio e il racket delle case popolari.
L’indagine è partita dal ritrovamento di un bossolo e un foro in una palazzina di fronte al bar dove sono accaduti i fatti. Tramite la visualizzazione delle telecamere di videosorveglianza e le varie attività ispettive tra cui i rilievi balistici, i carabinieri sono riusciti ad identificare i responsabili dell’accaduto.
Nonostante le forze dell’ordine abbiano tentato di interrogare, sia il titolare del locale che gli avventori presenti quella sera, nessuno ha voluto raccontare i fatti, chiudendosi in un silenzio pregno di paura ed omertà. Tuttavia, i carabinieri hanno portato avanti le indagini con l’attrezzatura di cui dispone il corpo.
Tra gli arrestati si trova Gaetano Moccia, pregiudicato e fratello del boss Vincenzo Moccia, deceduto in carcere nel 2008. I sei soggetti sotto arresto sono stati condotti questa mattina nei carceri di Regina Coeli e Rebibbia.