Svolta nel caso Julian Assange

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Finalmente oggi ci potrebbe essere una svolta nel caso Julian Assange: secondo la Bbc il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite che si occupa di stabilire se la reclusione del fondatore di Wikileaks nell’ambasciata dell’Ecuador possa essere considerata detenzione illegale o no avrebbe deciso in favore di Assange.

Dal 2012 Assange si è barricato all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per evitare di rispondere a varie accuse mosse contro di lui da Stati Uniti e Svezia; le accuse sono molto gravi e potrebbero portare anche alla pena di morte qualora Assange dovesse essere estradato negli Stati Uniti.

Il governo di Washington accusa il fondatore di Wikileaks di spionaggio e alto tradimento perché Assange avrebbe violato il sistema  informatico di varie istituzioni e  agenzie governative statunitensi,  tra cui anche la a CIA e la potentissima NSA, per trafugare e mettere in rete documenti riservati.

Il  governo di Stoccolma invece accusa Assange di avere molestato e violentato alcune donne proprio nel centro della capitale svedese; in Svezia  il rispetto dei diritti civili e delle libertà fondamentali è importantissimo e il reato di stupro è uno dei più  gravi nel codice penale del Paese nordeuropeo.

Il sito Internet Wikileaks è da  sempre molto discusso proprio perché nei suoi anni di attività è riuscito ad intercettare e rendere pubblici documenti che dovevano rimanere riservati in nome della libertà di stampa.

Comunque vada a finire la vicenda Assange  è e sarà sempre un   personaggio controverso, per alcuni  paladino della libertà di stampa, per altri solo una spia.