Totti nel mirino dell’Antiriciclaggio

L'indagine risalirebbe al giugno 2020, quando l'Antiriciclaggio esaminò operazioni legate ai casinò di Montecarlo, Londra e Las Vegas.

Il quotidiano “La Verità” tira in ballo Francesco Totti in merito ad alcune operazioni bancarie definite “sospette”, su cui l’Antiriciclaggio indaga.

Totti: perché l’Antiriciclaggio indaga?

L’Antiriciclaggio avrebbe ravvisato alcune “operazioni sospette”. A scriverlo è il quotidiano “La Verità”, che parla di presunti controlli sui conti bancari di Francesco Totti e sventola lo spauracchio di investimenti nelle scommesse. Stando alla ricostruzione del quotidiano, lo scorso agosto 80.000 € passavano dal conto dell’ex capitano della Roma al conto cointestato di una pensionata e della figlia, quest’ultima dipendente della società Sport e Salute, il tutto a titolo di prestito infruttifero. Nello stesso giorno la somma transitava sul conto cointestato con il marito della donna, amico di Totti, e poi sul conto personale di quest’ultimo. I controlli riscontravano dunque una pluralità di bonifici “rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online“.

L’Antiriciclaggio indagava dal 2020

Il nome di Francesco Totti compariva, stando alla ricostruzione del quotidiano “La Verità”, già nel giugno 2020. L’Antiriciclaggio esaminava due conti e operazioni legate ai casinò di Montecarlo, Londra e Las Vegas. “Permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali“, scriverebbero gli esperti dell’Antiriciclaggio secondo quanto comunicato dal quotidiano “La Verità”.