Export del “made in Italy” alimentare in crescita, al primo posto il vino

Al primo posto il vino, seguito da pasta, cereali e prodotti ortofrutticoli

Coldiretti ha fatto sapere le proiezioni sull’export dei prodotti “made in Italy”, costruite con i dati a novembre 2022. E il risultato non può che confermare una decisa ripresa dalla crisi del Covid-19, perché è record assoluto dell’export agroalimentare nel mondo.

I prodotti italiani “stella” nel commercio all’estero sono quelli tipici della dieta mediterranea, come vino, pasta e ortofrutticoli. Il volume di affari raggiunto dalla vendita dei nostri prodotti sfiora  €60 miliardi.

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Al primo posto si trova il vino, per un valore vicino a €8 miliardi. Poi un ex’equo va alla pasta e ai derivati dei cereali, che raggiungono a fine anno un volume di € 7 miliardi. Al terzo posto si trovano frutta e verdure, che portano nelle casse dei produttori italiani € 5,5 miliardi. Sono incrementate anche le vendite di olio extravergine di oliva, formaggi e salumi.

Complice del boom la guerra in Ucraina

Secondo gli esperti, complice del boom è la guerra in Ucraina, che anziché bloccare il trend positivo delle esportazioni “made in Italy”, ha contribuito alla loro espansione. Perché l’impossibilità da parte del Paese di commercializzare alcune delle materie prime dei settori analizzati ha agevolato il belpaese.

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Quali sono i mercati di sbocco ?

Il principale mercato di sbocco per l’Italia resta la Germania, davanti agli Stati Uniti, mentre la Francia occupa il terzo posto dei Paesi che gradiscono il sapore italiano. Seguono il Regno Unito e la Turchia, con un balzo rispettivamente del +18% e del +23%, mentre le esportazioni in Cina sono calate del 20%.

I peggiori risultati si sono raggiunti nello scambio con la Russia, attestatosi al – 5%, determinato dalla guerra, le sanzioni e la pandemia.