In una svolta epocale per la scienza e la filosofia, nove illustri scienziati e filosofi hanno introdotto una nuova legge della natura, inaugurando un nuovo capitolo nella comprensione dell’evoluzione post-darwiniana.
Questa innovativa teoria, pubblicata in Proceedings of the National Academy of Sciences, ridefinisce l’evoluzione come un fenomeno universale che si manifesta in tutti gli aspetti dell’universo, dalle particelle subatomiche alle stelle lontane.
164 anni prima: Charles Darwin
Charles Darwin, con la sua teoria dell’evoluzione biologica, aveva scosso il mondo scientifico 164 anni fa, proponendo che le specie si sviluppano nel tempo attraverso l’acquisizione di caratteristiche che favoriscono la sopravvivenza e la riproduzione. Ora, questa nuova legge, denominata “legge dell’aumento dell’informazione funzionale“, afferma che l’evoluzione non è unicamente biologica ma coinvolge anche sistemi non viventi come atomi e molecole.
La legge sottolinea che l’evoluzione si verifica quando varie configurazioni, generate da processi come la mutazione cellulare, sono selezionate per funzioni utili.
Questo fenomeno universale è caratterizzato da tre concetti di selezione: la capacità di resistere, la persistenza dei processi attivi e l’emergere di nuove caratteristiche come adattamento all’ambiente.
Questo nuovo approccio scientifico spiega l’aumento della diversità e della complessità in tutto l’universo, dai minerali che si formano in profondità nella Terra alle stelle che forniscono gli elementi chimici che costituiscono la vita. La teoria offre nuove prospettive sulla comprensione di come si sviluppino sistemi sconosciuti, come la chimica organica su Titano, la luna di Saturno, e può persino contribuire alla ricerca di vita extraterrestre.
Ecco alcuni estratti della teoria e dei risultati della ricerca.
“L’universo è pieno di complessi sistemi in evoluzione, ma le leggi fisiche macroscopiche esistenti non sembrano descrivere adeguatamente questi sistemi. Riconoscendo che l’identificazione di equivalenze concettuali tra fenomeni disparati era fondamentale per lo sviluppo delle precedenti leggi della natura, ci avviciniamo a una potenziale “legge mancante” cercando equivalenze tra sistemi in evoluzione”.
“Le leggi fisiche, come le leggi del movimento, della gravità, dell’elettromagnetismo e della termodinamica, codificano il comportamento generale di vari sistemi naturali macroscopici nello spazio e nel tempo. Proponiamo che sia necessaria una legge aggiuntiva, finora inarticolata, per caratterizzare i fenomeni macroscopici familiari del nostro universo complesso e in evoluzione. Una caratteristica importante delle leggi classiche della fisica è l’equivalenza concettuale di caratteristiche specifiche condivise da un corpo vasto e apparentemente diversificato di fenomeni naturali“. (Fonte: Pnas)











