Alla base del comune raffreddore ci sono i rinovirus, una nuova ricerca suggerisce il modo per evitare che essi si diffondano tra le persone.
Dunque è possibile affermare che gli scienziati sono veramente ad un passo dalla sconfitta permanente del raffreddore comune.
L’approccio innovativo sta nel fatto che i ricercatori non tentano di combattere il virus, essi vogliono agire direttamente sulle cellule umane per renderle un posto indesiderato.
La scienza ci insegna che i batteri riescono a riprodursi da soli attraverso l’infezione delle cellule del nostro corpo, lo studio dunque tende a risolvere il problema alla fonte. Se le cellule umane si rendono inospitali ai virus il gioco è fatto, essi non possono riprodursi e non potranno contaminare altri soggetti.
Punti focali della ricerca
Attualmente i ricercatori hanno individuato una proteina chiave preziosa per i virus e la loro moltiplicazione nel corpo. Annichilire quella proteina potrebbe letteralmente distruggere il virus del raffreddore. Esso infatti necessità della suddetta proteina per moltiplicarsi, è una sorta di benzina per i virus.
Pioniere della suddetta ricerca è Jean Carette, rinomato Microbiologo in California presso la celebre Stanford University School of Medicine.
È stato lungo e tortuoso il percorso che ha compiuto l’Intero team per capire quale fosse la proteina che permette ai virus di moltiplicarsi. Attraverso alcune tecniche scientifiche molto avanzate, come la forbice molecolare, i ricercatori hanno avuto una risposta al quesito. La proteina in questione è la SETD3. Gli scienziati sapevano che essa è idonea ad influenzare le proteine dell’actina, ma nessuno immaginava che fosse uno strumento utile per la moltiplicazione dei virus.
Il team supervisionato da Jean è riuscito a dimostrare nei topi che (e nelle cellule umane prive della proteina citata sopra) i virus non riescono assolutamente a moltiplicarsi. Se non c’è una moltiplicazione del virus non può esserci una diffusione.
Considerando che il raffreddore è una delle malattie più diffuse in tutto il globo, in media un uomo la contrae circa 3-4 volte all’anno, questa è sicuramente un’ottima notizia.
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