Scoperto algoritmo Codice Parsons per codificare i fischi firma dei delfini i progenitori degli alieni

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Incredibile scoperta scientifica,  grazie all’impiego del Codice Parsons, usato per identificare un brano musicale attraverso il moto melodico, i ricercatori del NIMBioS, sono riusciti a riconoscere e identificare i fischi firma dei delfini. Negli studi precedenti i fischi firma dei cetacei venivano analizzati attraverso uno spettografo, strumento utilizzato per avere lo spettro visivo delle frequenze dei suoni, ma con dei bug nella gestione del tempo, poiché per analizzare tutti i suoni e i dati, i tempi si allungavano di parecchio, oltre ad eventuali errori umani. Il problema dei ricercatori era di trovare la soluzione per riconoscere i fischi firma, poiché, con l’analisi allo spettografo le piccole variazioni non venivano sempre riconosciute. Difatti, i fischi firma di un delfino variano allo stesso modo, di come gli esseri umani ogni volta, che cantano una canzone emettono suoni diversi.images2delfini

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I delfini e altri cetacei  emettono i fischi firma come riconoscimento individuale e d’integrità del gruppo nel quale vivono, producendo una grande gamma di vocalizzazioni , tra fischi tonali , clic e Impulsi Burst. Uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society of London B, e condotto da Jason Bruck, ricercatore all’Università di Chicago,  afferma che i delfini sono in grado di riconoscere e ricordare i richiami dei vecchi compagni anche dopo una separazione di 20 anni.

Il Codice Parsons sviluppato da Denys Parsons, nel 1975, non registra solo la direzione del cambio di frequenza, ma bensì, anche la grandezza con variazione di direzione e frequenza. Grazie al suo impiego, l’autore principale dello studio, il borsista Arik Kershenbaum post-dottorato presso l’ Istituto Nazionale per la sintesi matematica e biologica, apparso sulla rivista PLoS One, è riuscito a raggiungere i miglior risultati  precisi ed affidabili. Lui afferma inoltre, che i problemi più evidenti per lo studio, erano che il delfino canta a modulazioni diverse, a volte un po’ più alto, altre volte più basso, oltre all’influenza delle variazioni subacquee.

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I ricercatori hanno analizzato 400 fischi firma provenienti da 20 delfini, arrivando a conclusione che il metodo Parsons riusciva a catalogare velocemente i suoni emessi dai singoli animali, senza alcun errore o variazione. Con questo nuovo metodo si accorciano i tempi per le raccolte dati, i risultati sono precisi senza più differenze ed errori, così da incrementare lo studio sul linguaggio dei cetacei.

Mentre ora tocca a me specificare, in modo, epico che i delfini sono una razza di animale aliena. Il loro linguaggio si modula su suoni e frequenze, le stesse usate dagli ufo. Gli studi segreti condotti dai ricercatori per capirne il linguaggio, servono, essenzialmente per produrre contatti con altre specie nell’universo.ufo

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La loro intelligenza trascende, si hanno  similitudini con la razza dei Grigi , il cranio si presenta arrotondato nella parte anteriore, con occhi completamente neri in entrambi le specie, il cervello risulta molto sviluppato con conseguente aumento della scatola cranica, la comunicazione avviene attraverso onde sonore come “radar” che sono in grado, oltre, che comunicare, di impiegare le onde per difendersi da attacchi vari. Pensiamo, inoltre, che gli effetti sonori del linguaggio dei delfini a modulazioni varie, sono in grado di distruggere gli organi interni di un predatore portandolo alla morte oppure disorientarlo, allo stesso modo i Grigi, nei vari rapimentiusano la telepatia e un linguaggio sempre con effetti sonori simili al radar. In conclusione, i delfini, potrebbero essere animali terrestri ??? Oppure sono la primordiale esistenza dei cosiddetti progenitori della specie aliena??? Lascio a voi ogni interpretazione

Nel tempo e nelle forme mi adeguo alla materia

Autore  A. Amonymous