AfD vola in Sassonia. Ecco l’euroscetticismo dei tedeschi

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In Sassonia vince la Cdu, ma AfD (“Alternativa per la Germania”) cresce, ottenendo il 10%. Cosa stra scricchiolando nel Paese della Cancelliera?

Le elezioni dello scorso agosto per il Parlamento della Sassonia hanno riservato non poche sorprese per la coalizione di Angela Merkel. Sebbene la Cdu abbia ottenuto il 39,5%, il dato significativo di questa tornata elettorale proviene dall’affermarsi del AfD (Alternative für Deutschland ), movimento euroscettico che supera il 10% delle preferenze.

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La sinistra radicale di Die Linke sale al 18,7 (+10 % dalle elezioni federali dell’anno scorso), mentre i verdi si fermano al 5,7%. i grandi assenti sono invece i liberali, che non superano la soglia di sbarramento.

Anche in Germania si è dunque abbattuta l’onda lunga dell’euroscetticismo. Lungi tuttavia dal fare di tutta l’erba un fascio, l’euroscetticismo appoggiato da una sostanziosa minoranza degli elettori sassoni si distingue da quello di altri Paesi europei. Per gli attivisti della AfD, infatti, uscire dall’euro non sarebbe un’istanza da accogliere a livello nazionale, ma una possibilità che dovrebbe essere concessa agli Stati europei in difficoltà. “Vogliamo che i Paesi che non riescono a stare nell’euro o non vogliono possano uscire”, aveva detto l’anno scorso Konrad Adam.

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Un euroscetticismo, insomma, dettato dalla volontà di isolare i Paesi deboli più che dalla richiesta di una maggior autonomia della Germania.

Come altri partiti euroscettici, AfD si colloca nell’area politica del conservatorismo. Stando al programma pubblicato sul sito ufficiale del movimento, Alternative für Deutschland chiede una riorganizzazione delle politiche sull’immigrazione, e si batte in difesa della famiglia tradizionale (“La Germania ha bisogno di bambini e famiglie”).

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Quello che è accaduto in Sassonia ha lasciato molti osservatori internazionali di stucco. Alle scorse elezioni europee, infatti, AfD aveva a malapena ottenuto il 7%, mentre alle elezioni federali tedesche del 2013 non era riuscito a mandare alcun candidato al Bundestag (ottenendo il 4,7%).