Attacco a Twitter: colpevole un 17 enne, fissata cauzione per 725mila dollari

Lo scopo era ottenere Bitcoin dagli utenti di Twitter

Qualche settimana fa, è scoppiato un grosso caso di hackeraggio, riguardante alcuni profili Twitter di personaggi pubblici. Un attacco informatico attuato con lo scopo di raccogliere somme di denaro in Bitcoin, tramite donazioni da parte degli iscritti al social network. Ebbene, i colpevoli dell’attacco a Twitter sono stati arrestati. Dietro questo colpo, c’è un ragazzo di 17 anni americano. Ovviamente, l’azione mirava ad ottenere Bitcoin dagli utenti ignari, utilizzando profili di celebrità e personalità di spicco, chiedendo di fornire fondi per la ricerca di un vaccino per il COVID-19. Ma vediamo meglio cosa è successo.

Attacco a Twitter: ecco cosa è accaduto

Circa 2 settimane fa dozzine di profili Twitter verificati di miliardari, artistici, politici, aziende e imprenditori sono stati hackerati. Sugli account di personaggi come Barack Obama, Joe Biden, Elon Musk, Jeff Bezos, Kanye West e Bill Gates, ma anche di aziende come Apple e Uber, erano comparsi messaggi in cui si invitava gli utenti del social a versare Bitcoin a un portafoglio affinché il politico o l’imprenditore di turno donasse il doppio alla comunità per l’emergenza COVID-19.

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Dietro l’attacco hacker, tre giovani ragazzi. Un minore dell’età di 17 anni e anche mente dell’operazione, Graham Clark, originario di Tampa, Florida; Nima Fazeli di Orlando, Florida (22 anni); l’inglese Mason Sheppard (19 anni). L’azione sembra aver fruttato al trio circa 120.000 dollari in Bitcoin. Come è stato possibile “bucare” i sistemi di sicurezza di Twitter?

La piattaforma ha spiegato come è avvenuto l’attacco. Sembra che i ragazzi abbiano acquisito l’accesso al network interno di Twitter e alle specifiche credenziali dei dipendenti autorizzati, che gestiscono i tool interni di supporto. Una volta fatto questo, mediante questi tool, sono entrati nei profili verificati e hanno inserito i messaggi con la richiesta di donazione via Bitcoin. La società ha fatto sapere, tramite il blog ufficiale, che l’attacco informatico è stato contenuto grazie ad alcuni sistemi che hanno limitato l’accesso ai tool interni, mentre sono state implementante nuove procedure di sicurezza, affinché un caso del genere non si ripeta più.

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Fissata la cauzione per il minorenne

La cauzione fissata per il rilascio del 17 enne Graham Clark, in attesa che si possa condurre il processo, è stata fissata a 725.000 dollari. Sono 17 i capi d’imputazione, di cui 11 riguardano l’utilizzo fraudolento di informazioni personali. I restanti sono legati a truffa organizzata e accesso a computer e device elettronici senza autorizzazione. Il ragazzo, si trova ora ai domiciliari e indossa un dispositivo per il monitoraggio e gli è stato vietato l’accesso ad Internet.