Ieri sera, venerdì 27 gennaio, un fulmine a ciel sereno: le sedi diplomatiche italiane a Barcellona e a Berlino hanno subito un attacco presumibilmente da parte di forze anarchiche.
Il consolato italiano, che ha sede nel centro della “Ciutat Condal” (Barcellona), era imbrattato da ignoti verso le ore 22.30. Nel frattempo, a Berlino l’automobile di un funzionario dell’ambasciata italiana prendeva fuoco.
Oggi, dopo i primi risultati investigativi, la procura di Roma apre un fascicolo per un “attacco anarchico”. E nel frattempo la Spagna annuncia di avere fermato 5 persone sospettate di avere partecipato ieri agli atti vandalici che hanno provocato lo sfregio del consolato italiano a Barcellona. La polizia catalana, “mossos d’esquadra”, sta già ripulendo i graffiti, che recitano le espressioni: “Amnistia totale”, “Stato italiano assassino”, “Libertà per Cospito”.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha contattato immediatamente l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà, e ha disposto le procedure necessarie per rafforzare le sedi diplomatiche e il personale impegnato.
I due attacchi avvengono soltanto un paio di mesi dopo quello contro Susanna Schlein, numero due dell’ambasciata italiana ad Atene, rivendicato dagli anarchici greci in relazione al caso di Alfredo Cospito, che si trova sottoposto all’art 41bis e sta facendo al momento lo sciopero della fame.