Bollywood si prepara a trasmettere il suo primo film su una coppia dichiaratamente lesbica

La prima pellicola che presenta come protagoniste due ragazze lesbiche che si oppongono ai tabù culturali indiani. Come andrà a finire?

Ek Ladki Ko Dekha Toh Aisa Laga tradotto con “Come mi sono sentita quando ho visto la ragazza” ovvero il primo film prodotto in India che parla di una coppia apertamente ed esclusivamente lesbica, non più vista come un qualcosa di estremo. La trama è la solita: un padre di famiglia sta programmando di far sposare sua figlia con un giovane spasimante, la ragazza però ha altri piani per sé. L’elemento che differenzia questa pellicola dalle altre è che, per la prima volta, la coppia che si oppone al matrimonio è formata da due ragazze.

“Orgoglio, non Pregiudizio”

Dal 7 settembre dell’anno scorso in India non è più illegale essere omosessuali. Grazie alla decisione della corte suprema l’articolo 377 del codice penale è stato cancellato. Svolta storica per l’India che aveva iniziato a trattare della sua abolizione già nel 2009 dovendo poi fermare il processo nel 2013; così una legge risalente al 1860, quando l’India era ancora colonia britannica, è stata ufficialmente smantellata.

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Il crimine di omosessualità prevedeva da un minimo di dieci anni di prigione all’ ergastolo come massima pena per chi commetteva atti omosessuali, ritenuti “contro natura”.

“La persistenza del reato portava a continue discriminazioni, a violenze e persecuzioni, spesso anche da parte della polizia” per questi motivi Foundation e Voices against 377, gruppo che si batte in difesa dei diritti umani grazie anche all’aiuto di celebrità come Ritu Dalmia, chef che possiede un ristorante a Milano, il giornalista Sunil Mehra, i proprietari di catene di hotel Aman Nath e Keshav Suri e molti altri. Il partito del congresso, subito dopo la cancellazione dell’articolo, ha lanciato un tweet con lo slogan “Orgoglio, non Pregiudizio” riferendosi al romanzo di Jane Austen.

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Non tutti ovviamente sono d’accordo: diversi gruppi religiosi, induisti e cattolici hanno promesso guerra. Immediata la risposta delle Nazioni Unite che con un comunicato ha espresso il suo pensiero: “La violenza, lo stigma e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale sono una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani. Vinta la battaglia legale, molti passi ancora saranno da fare sul piano culturale e dell’accettazione sociale”

Indiani contro la 377 Fotocredit: the Indian express

 

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Un passo è questo

I matrimoni combinati sono spesso il tema centrale intorno al quale ruota la trama della pellicola classica di Bollywood tra canti e balli coreografici molto suggestivi, sempre (o quasi, come andremo a vedere) il padre della ragazza trova un ragazzo di buona famiglia a cui dare in sposa la propria figlia ma questa, innamorata di un altro uomo non ne vuole sapere. In questo caso la protagonista Sweety, interpretata da Sonam Kapoor, non vuole sposare il giovane e ricco pretendente perché il suo cuore appartiene ad un’ altra persona, una donna però.

Non è la prima volta che vengono rappresentate sullo schermo due donne omosessuali, era successo già con Fire (1996) ma in quel caso le due donne si univano perché frustrate dal fatto che i loro mariti avevano rinunciato al rapporto sessuale. In un altro film del 2018 Veere Di Wedding un altro personaggio omosessuale appariva sullo schermo come secondario (la pellicola suscitò comunque scalpore per la scena di una donna che si masturbava).

Un altro caso in cui si trova un personaggio gay a Bollywood si riscontra in Kapoor & Sons del 2016, dove per trovare un attore che si arrischiasse nell’interpretare il ruolo di un uomo omosessuale, i produttori della pellicola furono costretti ad arrivare in Pakistan dove trovarono l’attore Fawad Khan a causa dell’indisponibilità degli attori indiani più celebri. In Heroine (2012) il cambiamento dell’orientamento sessuale della protagonista è vista come una parte del suo vortice discendente nell’immoralità.

Diritti gay indiani Fotocredit: Sunshine Coast daily

Il pericolo

Nel 1996 quando sui grandi schermi si preparava ad uscire la pellicola Fire, che mostrava una coppia di ragazze indiane che giaceva insieme perché i rispettivi mariti non avevano più interesse nel farlo con loro, i gruppi più fanatici induisti distrussero i cinema per evitare polemiche e possibili reazioni tra i cittadini.

Questo è un elemento in più che incita a portare la pellicola anche nei cinema dei paesi esteri più inclini a trasmettere pellicole controverse e quindi a mostrarlo ad un pubblico più vasto e più abituato a relazioni omosessuali.