Candele aromatiche senza cera (fai da te)

una delle decorazioni più eleganti per la vostra casa

Uno degli elementi utilizzati in campo spirituale e religioso è il fuoco. Ecco perché le candele sono uno degli oggetti più amati, accesi per stabilire un legame col mondo mistico. La candela, portatrice di luce, viene impiegata anche per occasioni meno divine (basti pensare alla torta di compleanno con le candeline).

Le candele rappresentano l’anima e la spiritualità

Da un punto di vista simbolico le candele rappresentano l’anima, la fiamma è, invece, la preghiera che invochiamo a Dio. La candela conserva dentro sé altri elementi del cosmo: l’acqua (la cera che si scioglie), la terra (la cera) e l’aria (il fumo che sprigiona una volta spenta).

Come si fanno le candele?

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Per realizzare le vostre candele fai da te senza cera avrete bisogno di:

  • un barattolo di vetro
  • colori ad olio
  • olio essenziale (quello che preferito)
  • stoppini
  • decorazioni

Per prima cosa dovete incollare lo stoppino dentro al barattolo di vetro aiutandovi con la colla a caldo. Successivamente utilizzate uno stuzzicadenti per mantenere in posizione verticale lo stoppino.

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Fatto questo, prendete un cucchiaio di strutto e fatelo sciogliere all’interno di un pentolino fino a ché tutto sarà liquido. Versate il colore e qualche goccina di olio essenziale che preferite. Dopo aver ben mescolato tutti gli elementi lasciate raffreddate e versate il composto all’interno del barattolo. Fate rapprendere la candela in frigorifero per qualche ora.

Quando lo strutto si sarà solidificato decorate il vasetto e il coperchio. Per le più romantiche possiamo creare una candela bohèmienne attaccando dei piccoli nastrini di merletto con la colla a caldo lungo la circonferenza del barattolo.

 

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.