È stata una scoperta inattesa quella effettuata dagli archeologi impegnati nel progetto di rivitalizzazione al Mount Vernon: sotto un pavimento di mattoni, sono state rinvenute due bottiglie di vetro, risalenti al periodo tra il 1740 e il 1750, contenenti ciliegie, noccioli, gambi e un misterioso residuo viscoso. Questo ritrovamento ha suscitato grande interesse tra esperti e appassionati di storia, offrendo un raro scorcio sulla vita nella America del XVIII secolo.
Artefatti del passato: cosa raccontano le bottiglie secolari?
Le bottiglie ritrovate, contenenti un assortimento di ciliegie e altri residui, potrebbero rappresentare una sezione intima e domestica della vita di George Washington e della sua tenuta. Il loro contenuto misterioso ha dato origine a diverse teorie tra gli esperti, delineando scenari intriganti.
Ipotesi sulla funzione: ecco alcune teorie prevalenti:
- Teoria del “Cherry Bounce”: questa visione suggerisce che le bottiglie potessero contenere una bevanda coloniale popolare a base di ciliegie e brandy, amata da George e Martha Washington.
- Teoria della conservazione: un’alternativa ipotizza che le bottiglie possano rappresentare un’antica tecnica di conservazione dei frutti, potenzialmente sviluppata da coloro che lavoravano nella tenuta.
Sebbene la prima teoria sia affascinante, la seconda appare più plausibile, dato il contesto di conservazione degli alimenti per le esigenze quotidiane della grande proprietà.
Mount Vernon e la figura di George Washington
Per comprendere appieno l’importanza del ritrovamento, è fondamentale inquadrare Mount Vernon nel suo contesto storico e la figura di George Washington. Nato in Virginia nel 1732, Washington trascorse gran parte della sua vita a espandere e a migliorare la tenuta, ereditata nel 1761. Mount Vernon non era semplicemente una residenza: era un simbolo dello status di Washington, una piantagione e un centro economico.
- 21 stanze nella casa principale
- Giardini che coprono oltre 2 ettari
- Numerosi edifici e laboratori
- Estese terre agricole
Il funzionamento di Mount Vernon era supportato principalmente dal lavoro di oltre 300 schiavi, una realtà che aggiunge complessità alla figura storica di Washington.
Mount Vernon
- Definizione: Residenza di George Washington, trasformata in una grande piantagione e centro produttivo.
- Curiosità: La tenuta fu ampliata da Washington stesso dopo averla ereditata nel 1761.
- Dati chiave: Ospitò oltre 300 schiavi, possiede una casa principale di 21 stanze e giardini estesi.
Prevedere il futuro con le scoperte del passato
Le scoperte a Mount Vernon non solo ci aiutano a comprendere più approfonditamente la vita coloniale, ma mantengono viva la missione di preservare la storia per le generazioni future. È attraverso tali ritrovamenti che gli studiosi possono riscrivere e arricchire la narrazione storica americana.
Le bottiglie di vetro scoperte potrebbero fornire spunti inediti. Come osservato da Nick Beard, l’archeologo che ha riportato alla luce le bottiglie, tali artefatti ben conservati sono delle rare opportunità per gettare luce sul quotidiano di un’epoca tanto fondamentale.
| Anno | Evento |
|---|---|
| 1734 | Costruzione iniziale della casa, ad opera del padre di Washington |
| 1761 | Eredità di Mount Vernon da parte di George Washington |
| 1740-1750 | Datazione delle bottiglie di recente scoperta |
| 2024 | Scoperta archeologica delle bottiglie di vetro |
Questo progetto di studio, ancora in corso, ci rammenta l’importanza della continua esplorazione dei siti storici, che non cessano mai di stupire ed arricchire il nostro sapere.












