A dieci chilometri da Moncalieri, comune alle porte di Torino, si trova un antico edificio di epoca medievale la cui costruzione risale al IV secolo. Questo edificio è un Castello ed ha la fama di essere il più infestato dai fantasmi di tutta la penisola. La sua ubicazione solitaria, la sua travagliata storia scritta nel sangue, le cruente battaglie, gli intrighi e le tragedie hanno maledetto questo castello ed hanno dato origine, negli anni, a leggende, avvistamenti e fenomeni paranormali.
Fu costruito per difendere il ponte sul torrente Banna, su cui passava la strada romana proveniente da Pollenzo. Il nome “Rotta” gli sarebbe stato dato dopo la disfatta subita da Tommaso di Savoia contro i francesi nel 1639. La parola “rotta” significa sconfitta. Altre fonti dicono che il nome del castello di Moncalieri deriverebbe dalla parola “Rotha” ovvero roggia, che significa anche “luogo aperto” vista la sua posizione su una vasta pianura.
Il Castello ha la forma di un quadrilatero con una imponente torre di vedetta, un grande cortile interno, stalle, magazzini e sotterranei. Nel corso dei secoli, è stato proprietà di romani, longobardi e templari. Nel 1196 il Castello fu donato dal Vescovo Arduino di Valperga ad Alberto, Maestro della milizia del Tempio, divenendo proprietà dei Cavalieri di Malta. Tale presenza è comprovata da alcuni documenti storici oltre che da alcuni simboli, come ad esempio le croci patenti incise sui pilastri all’entrata.
La leggenda del fantasma del cavaliere templare a cavallo.
Come già detto prima, il Castello è stato teatro di tantissime battaglie e di altrettante morti violente. Diversi uomini e cavalieri sono stati sepolti all’interno delle sue mura, i loro scheletri sono stati ritrovati durante alcuni scavi. Tra questi scheletri è stato ritrovato quello di un cavaliere, sepolto insieme al suo cavallo, che portava una croce di ferro al collo. Tale ritrovamento colpì molto gli abitanti della zona perché già molto tempo prima si raccontava del fantasma di un cavaliere a cavallo con una croce al collo che girava per il Castello. Leggenda narra che in passato arrivò al Castello una giovane marchesa francese destinata a sposare il signore del Castello. La ragazza però era innamorata di un giovane cavaliere, bello e coraggioso. Il signorotto, una volta scoperta la storia tra i due buttò la povera ragazza dalla torre del Castello. Il cavaliere, quando seppe la terribile notizia si votò a Dio e partì per la Terra Santa per combattere gli infedeli. Leggenda vuole che il fantasma col cavallo che si aggira per le sale della tenuta sia proprio questo cavaliere che volle farsi seppellire in questo luogo accanto alla sua amata. E’ stato avvistato anche il fantasma della giovane fanciulla, sposa del signore del Castello, la quale, rea d’essersi innamorata di un cavaliere templare, sarebbe stata gettata dal marito dalla sommità della torre.
La leggenda del fantasma del frate.
Un’altra leggenda inerente al Castello narra di un nobile, proprietario del Castello, innamorato di un una bella nobildonna. Nel giorno della festa del fidanzamento dei due a corte, il palazzo fu assediato a sorpresa dai saraceni. Alcuni di questi inseguirono la giovane promessa sposa fino alla cima della torre dalla quale la ragazza si buttò per non cadere nelle mani del nemico. Il signore del Castello combatté valorosamente tutta la notte e riuscì ad allontanare i nemici, ma all’alba vide la sua amata distesa senza vita sul ponte levatoio. Per il dolore e la rabbia il nobile cavaliere decise di partire per la Terra Santa facendosi monaco guerriero templare e per vendicarsi di tutti gli infedeli responsabili della morte della sua promessa.
La leggenda del bambino e della nutrice.
In talune notti, specialmente d’inverno, molti abitanti di Moncalieri affermano di vedere il fantasma di un bambino aggirarsi nel cortile del Castello, il quale sarebbe morto, secondo la leggenda, perché travolto da una carrozza. E’ stato più volte avvistato anche il fantasma della nutrice del bambino, che il giorno stesso della sua accidentale morte, decise di togliersi la vita presa dal rimorso. La poveretta s’aggira ancora per il Castello, alla ricerca del bambino che quel giorno non era riuscita a custodire, lasciando dietro di sé un delicato profumo di rose e di gigli.
Ma non finisce qui. Il Castello della Rotta è protagonista di altre storie e leggende sui fantasmi come ad esempio il sacerdote condannato ad essere murato vivo nel 1400 per aver commesso terribili crimini, un uomo giustiziato tramite decapitazione che ancora vagherebbe nel cortile interno con in mano la propria testa o ancora una bellissima donna bionda proprietaria del Castello che si è tolta la vita a causa delle angherie di suo marito. Quest’ultima, si dice, vaghi per la pianura intorno alla tenuta. Si narra che tutti questi spettri si riuniscano, ogni anno, per una vera e propria processione nella notte tra il 12 ed il 13 giugno, tutti diretti verso il maniero.
Il Castello è oggi proprietà privata ed è dunque impossibile visitarlo e resta al momento il luogo più infestato d’Italia.