Fauci: ”I messaggi social sul Covid? Uno tsunami”

L’intervista a Science a pochi giorni dalle dimissioni annunciate ad agosto

A pochi giorni dalle dimissioni anticipate nello scorso mese di agosto, Anthony Fauci, l’immunologo più famoso al mondo, fa un bilancio professionale in una intervista alla rivista Science: “L’era dello tsunami dei social media è qualcosa che non avevo mai vissuto prima a questo livello”. E, in 54 anni di carriera, deve averne viste di tutti i colori.

Il prossimo 24 dicembre, compirà 82 anni, 38 dei quali passati alla guida del Niaid, l’istituto statunitense per le allergie e le malattie infettive, e dopo aver ricoperto il ruolo di consigliere per ben sette presidenti Usa: con questo bagaglio, Fauci si appresta a lasciare tutti gli incarichi.

- Advertisement -

E il punto focale delle sue riflessioni è l’avventura vissuta durante la pandemia da Covid-19.

Niente a che vedere con l’altra battaglia che lo aveva visto protagonista, quella contro l’Aids: “La differenza rispetto ad allora è l’impatto enorme dei social media come veicolo di una disinformazione difficile da contrastare” – spiega – “Ho sempre detto che il modo migliore per contrastare la disinformazione è inondare il sistema di informazioni corrette, ed è ancora vero, ma si combatte contro una grandissima ondata di disinformazione”.

- Advertisement -

La valanga di informazioni, spesso profondamente in contrasto l’una con le altre, secondo il luminare, ha finito per travolgere anche i ricercatori che, talvolta si sono espressi in valutazioni e suggerimenti per il contenimento dei contagi anche se magari “non sapevano nulla di virologia o epidemiologia”.

Trovarsi a respingere affermazioni non basate sull’evidenza – continua Fauci – “ci ha resi bersaglio di accuse di arroganza”. Per questo motivo, i ricercatori, secondo lo scienziato, “dovrebbero imparare a comunicare l’incertezza, anche davanti a quello che ora è un fatto reale, bisogna lasciare la porta aperta a un cambiamento, sulla base di nuovi dati”.

Ma l’accusa principale, Fauci la lancia agli scienziati che hanno incarichi governativi: “Spesso hanno paura di dire qualcosa, e io dico loro, dietro le quinte: qual è il problema? Non perderai il lavoro per aver detto la verità. Potresti rendere alcune persone un po’ preoccupate, ma allora? Non importa. Sii aperto e trasparente”. Perché per il celebre immunologo, la priorità è educare le persone “a una migliore alfabetizzazione scientifica”.  

Non c’è, in vista, un futuro di riposo per Anthony Fauci, comunque. Nonostante l’età: “ho ancora energia, passione, entusiasmo e grazie al cielo sono in buona salute” – ha dichiarato – “Al netto di imprevisti, vorrei scrivere, tenere conferenze e dare consigli a chi me li chiederà”.