Germania, è scontro sulla fornitura dei Leopard 2 a Kiev

Il ministro Baerbok: "Se ci viene posta la domanda, non ci metteremo in mezzo"

Dal vertice NATO di Ramstein la Germania ha declinato la richiesta voluta principalmente degli Stati Uniti circa la fornitura dei carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca. Ma nelle ultime ore il dietrofront da Parigi con il ministro degli esteri Annalena Baerbok che ha assicurato che Berlino troverà una soluzione e che non si opporrà a una richiesta esplicita di tali mezzi pesanti. La Baerbok ha confermato quanto detto dalla Polonia lo scorso 20 gennaio autorizzandola alla cessione dei suoi Leopard 2 a Kiev.

Sulla questione è intervenuto anche il neo ministro degli esteri Boris Pistorious che invece si è posto sulla questione in maniera più cauta. Pur rimarcando il sostegno a Kiev nella guerra in Ucraina ha tuttavia esplicitamente detto che una decisione non è stata presa e che nei prossimi giorni l’esecutivo Scholz prenderà una decisione in merito allo spinoso caso, il quale sta diventando un tormentone all’interno degli ambienti militari della NATO.

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E proprio in quest’ultimi, come rimarca il noto quotidiano Süddeutsche Zeitung, ci sarebbe stato un duro faccia a faccia tra Stati Uniti e Germania. Il segretario della Difesa Lloyd Austin e il più stretto consigliere di Scholz Wolfgang Schmidt avrebbero discusso con veemenza sulla questione dei carri armati andando in contrasto più volte. Il segretario alla difesa avrebbe tentato di convincere la controparte tedesca a cedere i tank, senza tuttavia ricevere una risposta concreta.