I dieci cocktail più bevuti al mondo e le ricette per crearli a casa

La lista dei cocktail più famosi nel mondo

L’origine dei cocktail, risale all’incirca nel 1700. La nascita di questi drink, è importante per comprendere, al meglio, le loro ricette. Anticamente, venivano denominati bevande miscelate, ed il loro massimo successo, avvenne dopo l’invenzione della macchina a vapore, negli Stati Uniti. Dopo tale invenzione, molti furono i successivi miglioramenti, come i sistemi di distillazione, che condussero all’ottenimento di spiriti alcolici puri. Il 1900, fu l’anno del boom di aperitivi, drink e cocktail all’avanguardia.

Secondo la rivista Drinks International, i cocktail più utilizzati sono quelli classici. Ci sono dieci cocktail più bevuti nel mondo. Vediamo quali sono.

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I dieci cocktail più bevuti nel mondo

Old fashioned

E’ il cocktail più bevuto tra i locali visionati da Drinks International. Il 35% dei bar intervistati, sostiene che è quello più richiesto. E’ il cocktail preferito dagli amanti dei whisky. Ha origine in un albergo sfarzoso di New York, all’interno del quale, il colonnello James Pepper, dopo aver degustato in un altro luogo, un drink con base al whisky, insegnò al barman di questo famoso albergo di New York, questa gustosa miscela, dando origine ad un cocktail che si diffuse, rapidamente in tutto il paese.

Ingredienti

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  • 4,5 cl Bourbon o Rye Whisky;
  • 1 Zolletta di Zucchero;
  • 1,2 ml di Angostura Bitter;
  • qualche goccia di acqua naturale.

Realizzazione

Preparato con un cubetto di zucchero, schiacciato in un bicchiere, con dash di angostura, ovvero un amaro che si ottiene attraverso l’infusione di circa 12 piante aromatiche. Il risultato di questa infusione, viene poi mescolata con del ghiaccio e due once di rye o bourbon di whiskey; infine arricchita da scorze di arancia o limone. Il risultato è davvero gustoso e sorprendente.

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Negroni

Negroni photocredit pixabay

Bisogna dividere, in parti uguali, gin, vermut rosso e Campari: è così che il Negroni, è presumibilmente, il cocktail italiano più ampio nel mondo. E’ stato ideato a Firenze nel 1920 dal Conte Camillo Negroni, che in quegli anni era solido frequentatore del Caffè Casoni di Firenze, da cui deriva il nome del cocktail. In questo bar, per modificare il solito aperitivo, il Conte, pare abbia chiesto al Barman, di scambiare il seltz, ovvero un’acqua particolarmente gassata, con un goccio di gin.

Ingredienti

  • 3 cl di Campari;
  • 3 cl di Vermouth rosso;
  • 3 cl di Gin.

Realizzazione

Bisogna riempire il bicchiere con molto ghiaccio. Aggiungere 3 cl di bitter, 3 cl di vermouth e 3 cl di gin, mescolando, fin quando si ottiene il grado di diluizione desiderato, per poi lasciare una fettina di arancia intera sul bicchiere, senza effettuare però, alcuna spremitura.

Daiquiri

Una storia narra, di un marine americano, sopravvissuto al naufragio della sua nave, successivamente attraccato nel villaggio di Daiquiri, da qui, infatti, deriva il nome del cocktail. Per colmare la sete, fece prolungare il proprio rum con del lime e dello zucchero, inventando il noto cocktail.

Ingredienti

  • 4,5 cl Rum bianco;
  • 2,5 cl Succo di lime fresco;
  • 1,5 cl Sciroppo zucchero.

Realizzazione

Bisogna premere il succo di lime, aggiungendolo in una coppetta con dei cubetti di ghiaccio, per poi aggiungere rum insieme a dello sciroppo di zucchero. Per la decorazione, si può guardine con una piccola fettina di lime o di limone. Può essere anche realizzato, frullandolo con una grossa quantità di ghiaccio, quasi a diventare un sorbetto spumoso e leggere, ma anche in una versione piuttosto semplice, con una base di rum bianco, succo di lime e zucchero, come precedentemente descritto.

Dry Martini

La sua origine è americana e si colloca precisamente nel 900. Inutile dire che è uno dei cocktail più amati. Possiede un elevato tasso alcolico, ma nonostante questo, resta di un sapore molto delicato e viene preparato miscelando o shakerando, in varie proporzioni in base alle varianti, vermouth dry e gin.

Ingredienti

  • 60 ml di Gin;
  • 10 ml di Vermouth Dry

Realizzazione

Bisogna mescolare del ghiaccio, con 6 dosi di gin ed una di vermouth, in una coppetta conica ben refrigerata, per poi aggiungere del lemon twist ed un’oliva verde.

Whiskey Sour

La sua origine, è sconosciuta. Ci sono varie tesi connesse alla sua nascita. C’è chi sostiene sia nato grazie al Signor Eliott Stubb, il quale decise di aprire un bar in un noto villaggio del Cile. Proprio in questo piccolo locale, nascerebbe il whiskey sour.

Ingredienti

  • 4,5 cl Bourbon whiskey;
  • 3 cl succo limone;
  • 1,5 cl sciroppo di zucchero.

Realizzazione

Bisogna versa in uno shaker, tre dosi di bourbon, due dosi di succo di limone e dello sciroppo di zucchero, per poi shakerare energicamente. Può essere servito liscio o in coppa fredda. Nella versione in coppa fredda, va aggiunta una fettina di limone e ciliegia al Maraschino. Un’altra variante, vedrebbe l’aggiunta di una dose di albume di uovo, che attribuirà al cocktail una consistenza vellutata.

Espresso Martini

E’ un cocktail inventato recentemente, risalente agli anni Ottanta. Fu ideato dal bartender Dick Bradsell, in un noto locale di Londra, dopo che una cliente chiese lui, qualcosa che le scuotesse il cervello.  

Ingredienti

  • vodka;
  • liquore al caffè;
  • sciroppo di zucchero;
  • un espresso.

Realizzazione

La sua preparazione, prevedere ghiaccio, cinque parti di vodka, una parte di liquore al caffè, metà dose di sciroppo di zucchero, ed infine, un caffè espresso. Bisogna, in uno shaker, agitare energicamente, per poi versare il composto, in una coppa, e se lo si vuole, aggiungere dei chicchi di caffè.

Margarita

Margarita photocredit pixabay

Sulla sua invenzione, ci sono due tesi. La prima, secondo la quale, fu ideato nel 1942, in un bar del Messico, dopo che una cliente, aveva chiesto un Magnolia ad una cameriera che non era a conoscenza della ricetta, e inventò dunque, il Margarita. Una seconda ipotesi, invece, secondo la quale, fu inventato per un’attrice, alla quale non piaceva la tequila bevuta nel modo tradizionale, cioè con sale e limone, per cui venne inventato come regalo di nozze, per una donna di nome Margarita, da cui ne deriva il nome.

Ingredienti

  • 3,5 cl di Tequila;
  • 2 cl di Triple Sec (liquore aromatizzato all’arancia tipo Cointreau) Triple sec;
  • 1,5 cl di succo fresco di limone o di lime;
  • Sale.

Realizzazione

In questo caso, bisogna versare, in un miscelatore, del ghiaccio, con cinque parti di tequila, due di triplo sec, ed una dose e mezzo di succo di lime. A quel punto, bisogna shakerare in una coppa ghiacciata per circa 12 secondi, sedimentata sull’orlo, di sale.

Manhattan

Sembra la sua origine sia datata verso il 1870 al “Manhattan club” di New York, nel corso di una festa, preparata dalla madre di Winston Churchill, in appoggio al candidato alla presidenza Samuel Tilden. Da quel momento, acquistò grande successo, a tal punto da essere desiderato in molti locali. Si diffuse, poi, rapidamente in tutta Europa.

Ingredienti

  • 5 cl Rye Whiskey;
  •  2 cl Vermouth rosso;
  • Gocce Angostura.

Realizzazione

La sua preparazione, richiede di shakerare in un recipiente con del ghiaccio, cinque parti di rye whiskey, due di vermouth rosso ed un dash di angostura o altre tipologie di bitters. Successivamente proseguire nella decorazione, con delle ciliegie sotto spirito.

Mojito

Mojito Photocredit pixabay

Cocktail di origine cubana, nato a Bodeguita del Medio, grazie al pirata inglese Sir Francis Drake, nel XVI secolo. Non si hanno però delle certezze in merito. Raggiunse ulteriore popolarità, grazie alla società Bacardi, nel XX secolo.

Ingredienti

  • 50 ml. di rum bianco;
  • 6/8 foglie di menta;
  • acqua gassata;
  • succo di 1 lime (circa 3 cl);
  • 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco;
  • ghiaccio.

Realizzazione

Bisogna versare in uno shaker, un cucchiaio di zucchero di canna bianco, qualche foglietta di menta fresca e del succo di lime fino a coprire del tutto lo shaker. A questo punto, bisogna battere con delicatezza, la menta, ed aggiungere una dose di rum bianco e due di soda o acqua frizzante, per poi mescolare e servire.

Aperol Spritz

Ha origine dal Nord – Est, nasce nell’Ottocento, nel periodo del dominio degli Austriaci, nel momento in cui i soldati asburgici, scoprirono i famosi vini veneti, troppo forti per i loro palati. Fu così, che per moderarne il sapore, lo addolcirono con dell’acqua gassata. Il primo Spritz, fu proprio costituito da vino bianco ed acqua gassata.

Ingredienti

  • Aperol;
  • prosecco;
  • soda.

Realizzazione

Versare in un ampio calice, due dosi di Aperol e tre di Prosecco con l’aggiunta di una spruzzata di soda. Inserire una buona quantità di ghiaccio, per poi miscelare con delicatezza, ed infine decorare con una fettina di arancia.

Arianna Ilardi
Arianna Ilardi
"Porto i segni di una guerra che alla fine ho vinto io".