Raccolta dei funghi e pericolosità.
Crescente è l’interesse per la raccolta dei funghi nel nostro paese, hobby che permette belle passeggiate nella natura e ricerca di un cibo gustoso e gradito.
Interesse non sempre accompagnato da conoscenze specifiche per il riconoscimento delle specie commestibili e di quelle tossiche, con rischi talvolta enormi .
Per evitare il rischio di intossicazione da funghi occorre avere un’ottima informazione sul riconoscimento tassonomonico attraverso illustrazioni e buon materiale di studio.
In Italia le specie fungine sono moltissime, soprattutto nelle colline e nelle montagne di cui l’Italia è ricca.
In uno stesso genere di funghi possono aversi specie di alto valore commerciale e gastronomico e specie pericolose o comunque tossiche .
Ne sono esempio l’Amanita cesarea (ovulo buono) e le A.phalloides e pantherina che risultano le più pericolose, le cosiddette amanite mortali. Consiglio di studiarne le caratteristiche preferibilmente su testi più ricchi di immagini.
Le tossine dei funghi sono rappresentate da:
- Fallotossine
- Amatossine
- Fallolisine
- Muscarina
- Tossine irritanti le mucose gastroenteriche presenti in molte specie, anche alcune eduli.
- Psilocibina e psilocina (in specie del genere psilocybe)producono alterazione dell’umore, allucinazioni, delirio con effetto LSD simile, ipertensione, iperpnea.
- Acido ibotenico e muscimolo contenuti nella A.muscaria , A. Pantherina e A. cortunaria. Il muscimolo ha azione allucinogena.Sintomatologia:dolori addominali, diarrea, sonnolenza, allucinazioni, euforia, eccitazione maniacale. Nonostante la grave sintomatologia raramente si ha esito fatale, e molto spesso remissione dei sintomi dopo 6/9 h dalla comparsa, anche senza terapia.
- Coprina(Coprinus atramentarius, Coprinus.micaceus). Le manifestazioni sono più intense se si assume alcool dopo il pasto fungino (attivazione della protossina con alcool). Sintomatologia con nausea, vomito, sudorazione, cefalea, vertigini. Solitamente ad evoluzione benigna
- Sostanze resinose (alcune specie di Lactarius e Russula) con azione stimolante la peristalsi intestinale. Sintomatologia marcata che può determinare gastrite per qualche giorno, ma la prognosi non preoccupa.
- Principi cardiotossici.
Funghi mortali e tossine
In base al loro contenuto in principi tossici possiamo fare una suddivisione in più gruppi
- Specie che contengono fallotossine, amatossine, amanullina, fallolisina (sono le tossine della A.phaillodes) Tra queste ci sono funghi macroscopici che appartengono al genere Amanita ( escludendo le specie eduli) il genere lepiota ( con esclusione della procera e conocybe)
- Specie appartenenti al genere Gyromitra (contenenti giromitrina ed altri idrazoni tossici)
- Specie appartenenti al genere Cortinarius che contengono polipeptidi non identificati responsabili degli effetti tossici.
Sono questi i tre gruppi più pericolosi che possono condurre a sintomatologia gravissima e prognosi riservata e che possono portare ad un esito letale.
Effetti e modalità di azione delle tossine dei funghi pericolosi
Le tossine dei funghi del genere Amanita(escluse le specie eduli):
- Fallotossine: Queste tossine agiscono sugli epatociti(cellule costituenti il parenchima del fegato) e su alcune cellule a livello renale. A livello epatico provocano gravi alterazioni degenerative che si instaurano in pochissimo tempo, poiché molto glicogeno si trova a livello del fegato, il danno alle cellule comporta un rialzo della glicemia. All’esame istopatologico si riscontrano steatosi epatica (fenomeno degenerativo del fegato) ed emorragie. Tali tossine non sono degradate nè dagli enzimi dell’organismo e non sono distrutte nè dall’essiccamento nè dalla cottura. In 100gr di A.phaillodes ci sono circa 17mg di aflatossine. Le afflatossine sono meno tossiche, con dose letale nel topo superiore, rispetto alle amatossine che si trovano in quantità maggiore nei funghi.
- Amatossine: circa 21mg in 100gr di amanita Phalloides. Dose letale nel topo molto più bassa rispetto alle aflatossine. Agiscono sul nucleo delle cellule epatiche provocando in 10/ 12 h la necrosi (morte cellulare). Fortunatamente le amatossine non superano la barriera placentare, quindi non raggiungono il feto se la madre è intossicata da funghi.
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Fallolisine: Le terze tossine presenti nelle specie amanite tossiche sono le fallolisine. L’azione di quest’ultime è emolitica(distruzione dei globuli rossi) e possono causare insufficienza renale. Elevati dosaggi nel sangue possono provocare arresto cardiaco.
Tossine dei funghi del genere Helvelia:
Idrazoni tossici(tra i quali giromitrina)
Queste tossine sono presenti nei funghi del genere helvelia, intossicazioni presenti soprattutto in Polonia.
In un primo momento si pensava che le intossicazioni da questi funghi fossero indotte dall’acido helvetico ad azione emolitica. Successivamente si scoprì che tale acido era termolabile (quindi inattivato con la cottura) e la sua azione emolitica era minima nell’uomo.
Gli idrazoni sono idrosolubili e sono estratti durante la bollitura, è stato visto che bollendo funghi con 1200-1600mg /kg di queste tossine , dopo bollitura presentano i tossici nell’ordine di 6-8mg /kg. Anche l’essiccamento riduce drasticamente il contenuto in idrazoni .
La sindrome giromitriana si manifesta dopo 6/8 h dall’ ingestione del brodo di cottura dei funghi con :
-vertigine, cefalea, dolori addominali,vomito intermittente . Nei casi meno gravi può regredire, ma se progredisce può portare a gravi epatiti che possono portare a morte, e gravi emolisi che possono compromettere la funzionalità dei reni.
I Polipeptidi tossici delle specie pericolose di Cortinarius, Inocybe, Habeloma
Questi principi tossici non vengono distrutte nè con essiccazione nè previa bollitura.
La sintomatologia è tardiva , da 3 fino a 17 giorni dopo dall’assunzione e comprende:
-polidipsia (bisogni di bere tanto) nausea , stipsi , cefalea , dolori muscolari , brividi ,emesi.
-Poliuria poi oliguria e anuria con funzionalità renale compromessa
I riscontri anatomopatologici all’autopsia sono danno renale, danno epatico, gastroenterite, edema polmonare e cerebrale .
Occorrono molti mesi di convalescenza se l’evoluzione è favorevole.
La muscarina: la tossina dell’Amanita Muscaria e non solo.
Anche la muscarina contenuta nei generi Inocybe e clitocybe è responsabile di eventi tossici anche molto gravi, tuttavia normalmente non porta alla morte. È stata identificata per la prima volta nell’Amanita muscaria, alla quale deve il nome. Tuttavia è presente in concentrazioni elevate nelle specie tossiche dei generi Clitocybe e Inocybe, e si riscontra in concentrazioni minori nelle specie tossiche del genere Boletus.
L’alcaloide ha effetti parasimpaticomimetici (mima il sistema nervoso parasimpatico)
Sintomatologia muscarinica: dopo 30/60 minuti dal l’ingestione dei funghi tossici si hanno intensa sudorazione, vomito, nausea, ipersalivazione, annebbiamento visivo per diacrorrea, tremori muscolari, bradicardia.
Cenni terapeutici avvelenamento da funghi
Per le forme di intossicazione, dove è coinvolta la funzionalità epatica(danni al fegato) occorre limitare i danni con farmaci appositi. Tali sono i funghi mortali
A tale proposito sono usati:
-Pennicilina e fenilbutazone che hanno azione antibiotica, analgesica ed antinfiammatoria ma possono essere impiegati poiché si agganciano al tossico ( amanitina soprattutto) rendendolo più rapidamente eliminabile dall’organismo.
-Principi antiepatotossici ( falloidine ed amanitina ) come il complesso silimarinico.
-Protettori di membrana cellulare (falloidine e amanitine) come la Dibenzotiolina, e il PAMBA che protegge dall’azione di amanitine e falloidine.
-Corticosteroidi: farmaci di supporto nella terapia dell ‘insulto epatico (per azione antifiammatoria, sul ricambio idrico salino,B sul metabolismo,dei cortisonici)
Negli avvelenamenti da funghi che contengono muscarina è utilizzata l’atropina.
Gli avvelenamenti da funghi con manifestazioni come allucinazioni ipereccitazione vengono trattate con depressanti del Snc ( barbiturici ) e tranquillanti minori come le benzodiazepine.
Per ingestione di funghi con sostanze resinose ed irritanti le mucose , si può effettuare il lavaggio gastrico e somministrare carbone animale o vegetale per limitare l’assorbimento del tossico.
Se si hanno alterazioni cardiache occorre intervenire sui sintomi con antiaritmici.
Nelle intossicazioni dai funghi è fondamentale, data la disidratazione(diarrea, vomito, sudore) spesso conseguente, controllare sempre il quadro idrico salino e ristabilirne le condizioni fisiologiche.