Il Fantasma del Castello di Fènis

Oggi ci troviamo in Val d'Aosta per parlarvi di un'altra storia da.... brividi...

Il nostro viaggio nel mondo del paranormale continua. E oggi ci porta nella bellissima Val D’Aosta. Qui si trova il Castello di Fènis che, a differenza delle altre fortezze spesso arroccate su promontori rocciosi, è situato in una zona priva di difese naturali. La fortezza unisce i caratteri della fortificazione a quelli della residenza signorile, il Castello di Fénis fu infatti la prestigiosa sede di rappresentanza dei maggiori esponenti della famiglia Challant, che lo dotarono dell’imponente apparato difensivo, nonché di eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio. Il Castello di Fénis appartenne ai signori di Challant del ramo di Fénis fino al 1716, quando fu ceduto al conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana. Le vicende che segnarono la storia di quella famiglia condussero il maniero a un lento degrado, preludio dell’abbandono che lo vide trasformato in abitazione rurale: le sale del pianterreno furono adibite a stalle, mentre il primo piano fu usato come fienile.

La struttura centrale del castello ha pianta pentagonale; gli angoli hanno torrette circolari, tranne lo spigolo sud-ovest, che presenta una massiccia torre, e quello sud, dove la torre ha pianta quadrata. Il mastio è racchiuso in una doppia cinta di mura con torrette di guardia collegate da un camminamento di ronda. Al suo interno si possono ammirare affreschi meravigliosi, sale di rappresentanza e camini. Negli anni ’80 dentro le stanze del Castello fu girato un film con Paolo Villaggio, sui vampiri.

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Il Fantasma del Castello di Fènis

Numerosi sono i racconti legati alle apparizioni dei fantasmi nel Castello. Strani rumori, suoni, urla, rumori di catene provengono dalle sale del maniero e infine la storia della salma ospitata lì nelle mura del Castello. La salma è quella di un bambino imbalsamato, morto da secoli, ucciso per motivi di eredità dalla matrigna. La donna, infatti, voleva che fosse suo figlio, fratellastro del bambino, l’unico erede e così uccise il bambino. Lo spettro del bambino si aggira ancora oggi nelle mura del Castello, non è violento e si diverte solamente a spostare oggetti.