Johnson: “C’era un piano se fosse andata male. Non stavo migliorando. Ero frustrato”

Il premier britannico Boris Johnson racconta della sua esperienza in terapia intensiva: "Ho ricevuto litri e litri di ossigeno"

Boris Johnson
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In base a quanto riportato stamane da due dei principali tabloid britannici, il The Sun e il Daily Mirror, il premier inglese Boris Johnson, avrebbe rilasciato una delle prime dichiarazioni dopo il suo ricovero e la nascita del suo sesto figlio.

Due eventi rilevanti che, nella vita di Johnson sono accaduti in contemporanea.
Il premier inglese ha, infatti, raccontato della sua terribile esperienza in ospedale per Coronavirus. Durante il suo ricovero in terapia intensiva, ha svelato: “C’erano dei piani di emergenza in atto. I medici avevano tutti i tipi di accordi su cosa fare se le cose fossero andate male. Mi hanno dato una maschera per il viso e ho ricevuto litri e litri di ossigeno. È stato un momento difficile, non lo nego“.
Così Johnson spiega quello che è accaduto dal momento della positività al test in poi.

Johnson e il suo ricovero: “Non stavo migliorando. Non capivo”

Il premier racconta di essersi reso conto realmente di ciò che gli stava accadendo solamente quando, una volta collegato ai monitor, è stato trasferito in terapia intensiva. “Era difficile credere che in pochi giorni la mia salute si fosse deteriorata a tal punto” – ha detto.
Poi ha aggiunto: “Ricordo di essermi sentito frustrato, non riuscivo a capire perché non stavo migliorando. Ma il momento brutto è arrivato quando le probabilità erano 50-50 se mettermi un tubo nella trachea o no“.

La guarigione e i nuovi buoni propositi

L’essere guarito, ha spinto il premier inglese ad ammettere che attualmente è “guidato da un desiderio travolgente di rimettere in piedi il nostro Paese, di nuovo in salute, e sono molto fiducioso che ci arriveremo“.

La nascita del figlio

Una volta scampato al coronavirus, il premier inglese ha potuto dare il benvenuto a suo figlio. Un bambino al quale, insieme alla compagna Carrie Symonds, ha deciso di assegnare come terzo nome, quello dei due medici che l’hanno curato: Wilfred Lawrie Nicholas.
Presentazione di Wilfred Lawrie Nicholas Johnson, nato il 29.04.20 alle 9. Wilfred come il nonno di Boris. Lawrie come mio nonno. Nicholas come il dottor Nick Price e il dottor Nick Hart: i due medici che hanno salvato la vita a Johnson. Grazie mille, all’incredibile team di maternità dell’NHS alla UCLH che ci ha seguiti così bene. Non potrei essere più felice. Il mio cuore è pieno“. Questo è quanto Johnson ha dichiarato sulla nascita del suo sestogenito.

Simona Esposito
Sono Simona Esposito, una giovane giornalista, dall’indole creativa e professionale. Appassionata riguardo tutto ciò che concerne l’innovazione, la comunicazione e la tecnologia, con l’attitudine all'approfondimento, all'analisi e all’indagine. Il mio motto è: “Il successo non è la chiave della felicità. La felicità è la chiave del successo. Se ami quello che stai facendo, avrai successo”.