Dormire bene è un pilastro del benessere fisico e mentale. Tra i supporti naturali più studiati per migliorare qualità e continuità del riposo spicca la glicina, un amminoacido presente in molti alimenti ricchi di collagene e disponibile anche come integratore. Diversi lavori scientifici hanno osservato che l’assunzione serale di glicina può favorire l’addormentamento, rendere il sonno più profondo e ridurre i risvegli notturni.
Che cos’è la glicina e dove si trova
- Definizione: amminoacido non essenziale coinvolto in sintesi proteica, collagene e neurotrasmissione.
- Fonti alimentari: brodi di ossa, tagli di carne ricchi di tessuto connettivo, cotenna, gelatina, alcune lunghe cotture di legumi e cereali integrali.
- Forma d’uso: polvere o capsule; spesso in bustine da 1–3 g.
Meccanismi d’azione: come la glicina può facilitare il riposo
- Termoregolazione “freddo-segnale”: la glicina favorisce una leggera riduzione della temperatura corporea centrale, condizione fisiologica che il cervello interpreta come via libera al sonno.
- Modulazione dei circuiti GABAergici e glicinergici: migliora l’inibizione neuronale, riducendo l’iperattivazione serale che ostacola l’addormentamento.
- Architettura del sonno: in alcuni studi si osserva ingresso più rapido nelle fasi REM e un sonno soggettivamente più ristoratore.
- Riduzione dei micro-risvegli: una migliore stabilità del sonno può limitare risvegli legati a stimoli interni (per esempio stimoli vescicali a bassa intensità).
Che cosa dicono gli studi clinici
In trial controllati su adulti con sonno non ottimale, l’assunzione serale di 3 g di glicina ha mostrato:
- Riduzione del tempo di addormentamento e della latenza alla fase REM.
- Miglioramento della qualità soggettiva del riposo e della lucidità al risveglio.
- Meno stanchezza diurna e maggior prontezza cognitiva nelle prime ore del mattino.
L’effetto appare più evidente in chi riferisce “mente iperattiva” serale o condizioni ambientali con rumori intermittenti, tipici di contesti rurali (animali, vento, attività stagionali).
Come assumerla: dosi, orari e consigli pratici
- Dosaggio indicativo: 3 g per via orale, 30–60 minuti prima di coricarsi.
- Forma: polvere sciolta in acqua tiepida o tisana non eccitante; in alternativa capsule.
- Sinergie delicate (opzionali): L-teanina 100–200 mg, magnesio L-treonato 1–2 g, zafferano 15–30 mg di estratto standardizzato.
- Costanza: valutare l’efficacia dopo 7–14 notti di uso regolare.
Per chi può essere utile
- Persone con difficoltà di addormentamento legate a mente attiva o anticipazione.
- Chi vive in contesti con rumori intermittenti notturni e desidera maggiore continuità del sonno.
- Lavoratori con stress mentale serale e risvegli precoci con fatica residua.
Igiene del sonno: buone pratiche da abbinare alla glicina
- Luce: abbassa le luci 90 minuti prima di dormire; filtra la luce blu degli schermi.
- Temperatura: camera a 16–19 °C; indossa strati leggeri e traspiranti.
- Rituali: routine ripetibile (doccia tiepida, tisana, lettura cartacea).
- Stimolanti: evita caffeina/energia dopo le 15, soprattutto se sensibile.
- Rumore: valuta suoni bianchi/rosa o tappi in silicone in presenza di rumori intermittenti.
Sicurezza, interazioni e precauzioni
La glicina è considerata ben tollerata nelle dosi indicate. In soggetti sensibili possono comparire lievi disturbi gastrointestinali (gonfiore, senso di pienezza). Attenzione a:
- Farmaci sedativi: potrebbe sommare l’effetto rilassante; confrontarsi con il medico.
- Gravidanza e allattamento: usare solo se il professionista lo ritiene opportuno.
- Patologie epatiche o renali: necessaria valutazione clinica preventiva.
- Dosaggi elevati: evitare assunzioni superiori a quelle consigliate senza supervisione.
Domande frequenti
Quanto velocemente agisce?
Molte persone avvertono benefici già nelle prime notti; la risposta più stabile si valuta dopo 1–2 settimane.
Posso prenderla con il magnesio?
Sì, è una combinazione comune. Il magnesio L-treonato è spesso scelto per la sua elevata disponibilità a livello del sistema nervoso centrale.
È adatta anche se mi sveglio per andare in bagno?
In alcuni individui la migliore stabilità del sonno e la modulazione dei riflessi sensoriali notturni riducono i micro-risvegli a bassa urgenza.
Serve tutti i giorni?
Si può usare in cronico a basso dosaggio serale o in modo mirato nelle fasi di sonno fragile. La costanza facilita effetti più affidabili.
Schema serale di esempio (30 minuti)
- -60 min: spegni schermi brillanti; luci calde e soffuse.
- -45 min: tisana (camomilla, tiglio o passiflora).
- -40 min: 3 g di glicina sciolta in acqua tiepida.
- -30 min: lettura leggera o respirazione 4-7-8 per 5 cicli.
- -5 min: stanza tra 16–19 °C, buio completo o mascherina notte.












