Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) esprimono preoccupazione riguardo all’insorgenza di una possibile pandemia, denominata Malattia X, che potrebbe superare il COVID-19 in termini di letalità e diffusione. Il monitoraggio attivo dei virus è cruciale data la potenziale gravità delle conseguenze.
Gli esperti ritengono che il COVID-19 sia stato relativamente mite rispetto a ciò che la Malattia X potrebbe causare, evidenziando la necessità di prepararsi in anticipo con nuovi vaccini per i virus in circolazione al fine di prevenirne una diffusione su larga scala.
La malattia x è una mailattia che ancora non conosciamo
La Malattia X non è un’entità specifica, ma piuttosto un termine per identificare la futura malattia pandemica ancora sconosciuta. Le condizioni favorevoli all’insorgenza includono globalizzazione, sovrappopolazione e deforestazione, che promuovono la diffusione dei virus tra diverse specie.
Con oltre 25 famiglie di virus e un gran numero non ancora scoperto, ogni virus ha il potenziale per scatenare la Malattia X, rendendo difficile la prevenzione.
Un tasso di mortalità simile all’Ebola
Gli esperti avvertono che la Malattia X potrebbe avere un alto tasso di mortalità, simile all’Ebola (67%), e un’ampia capacità di contagio, paragonabile al morbillo, prevedendo un alto numero di vittime, simile all’influenza spagnola con circa 50 milioni di morti. Data la complessità della situazione e la potenziale minaccia dei virus sconosciuti, l’OMS sottolinea l’importanza di sviluppare prototipi di vaccini per famiglie di virus per prepararsi all’arrivo della Malattia X.
Che prospettive ci sono?
Sebbene la realizzazione di tali vaccini non sia impossibile, rimane incerta. Gli esperti sottolineano la possibilità che il virus responsabile della Malattia X stia già evolvendo. Tuttavia, riconoscono che alcune caratteristiche chiave potrebbero guidare una strategia mirata per affrontare questa minaccia imminente.
Le parole di Kate Bingham: dalla task force vaccini UK maggio dicembre 2020
Oggi ci sono più virus che si replicano e mutano attivamente di tutte le altre forme di vita sul nostro pianeta messe insieme. Non tutti rappresentano una minaccia per gli esseri umani, ovviamente, ma molti lo fanno.
In un certo senso siamo stati fortunati con il Covid, nonostante abbia causato oltre 20 milioni di morti in tutto il mondo.
Il punto è che la stragrande maggioranza delle persone infette dal virus è riuscita a riprendersi. La malattia X è contagiosa quanto il morbillo con il tasso di mortalità dell’Ebola (67%). Da qualche parte nel mondo si sta replicando e, prima o poi, qualcuno inizierà a sentirsi male.