La NASA conferma: “L’uomo su Marte nel 2030”

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Il 5 dicembre alle ore 13:05 ora italiana (7:05 per gli Stati Uniti), verrà collaudato il veicolo spaziale Orion, senza equipaggio.

Se i nostri genitori da piccoli sognavano di andare sulla Luna, per le nuove generazioni si intravede una nuova opportunità di esperienza spaziale, stavolta ancora più distante: Marte. In tutto, l’exploration Flight test di Orion avrà una durata di quattro ore e mezza e farà viaggiare la capsula ad un’altezza di circa 5.800 chilometri per due giri completi attorno al pianeta Terra. Il lancio, inizialmente programmato per il 4 dicembre, è avvenuto con un giorno di ritardo causa le condizioni meteo avverse e il malfunzionamento di una valvola.

Tanto per fare un paragone, basti pensare che la Stazione Spaziale Internazionale  viaggia ad un’altezza di circa 430 chilometri, perciò il divario è notevole. Un piccolo grande passo per il progresso spaziale dell’umanità intera, sempre che vada tutto come previsto. Infatti Orion verrà “spedito” in orbita dallo Space Launch Complex 37 di Cape Canaveral testando così alcune parti fondamentali della navicella, quale ad esempio lo scudo termico in carbonio e vetro che, al momento del rientro, dovrà resistere ad una temperatura di circa 2.200 gradi celsius causa l’attrito provocato dall’altissima velocità. Fondamentale sarà inoltre il responso che darà il sistema di paracadute per un buon ammaraggio che si prevede nell’Oceano Pacifico a largo della costa occidentale degli Stati Uniti.

In caso di successo, per effettuare un volo su un asteroide con l’equipaggio a bordo si dovrà comunque attendere la data del 2025. Sempre la NASA infatti ha redatto una sorta di calendario che prevede l’invio del primo uomo su Marte nel 2030, mentre nel 2020 una missione robotica su un asteroide confluito nell’orbita lunare così che l’equipaggio di Orion possa prelevarne dei campioni e portarli sulla Terra.EFT-1_mission_diagram

Si tratta di un momento fondamentale per la ricerca scientifica per quanto riguarda l’esplorazione diretta, in quanto lo studio e l’analisi di questi dati potrebbero darci una grossa mano a comprendere le origini della Terra e forse il futuro che ci attende. Inoltre si è visto come il pianeta rosso disponga delle condizioni sufficienti per cui in passato potrebbe esser stato abitato da una qualche forma di vita. Le prerogative delle esplorazioni sono perciò sempre più alte e volte a fugare qualsiasi dubbio in merito alla questione vita nel cosmo.

Un passo alla volta la NASA, con la collaborazione dell’ESA, si propone sfide ancora più grandi, tuttavia bisogna pensare al presente e sperare che il volo di oggi ne confermi i risultati. Per seguirne tutti i progressi vi indirizziamo a questo link  www.nasa.gov/mars  grazie al quale potrete seguire il countdown finale e con un po’ di fortuna assistere in diretta streaming al lancio. Per eventuali dubbi o chiarimenti lasciate un commento a fine articolo.