L’UE ha messo in piedi una nuova strategia a supporto della salute mentale, specie dei più giovani, che proseguirà fino al 2027.
Salute mentale: qual è la strategia dell’UE?
La salute mentale dei giovani è tra le priorità dell’UE. Parte proprio da questo principio la nuova strategia dell’Unione Europea. Ursula Von Der Leyen ha annunciato la volontà di adottare un nuovo approccio globale alla problematica.
Il report Health at a Glance: Europe 2018 ha evidenziato come i problemi mentali colpiscano 84 milioni di persone in tutta l’UE. Un report del 2022 segnala che quasi un giovane su due avrebbe esigenze di assistenza insoddisfatte e una percentuale raddoppiata durante la pandemia di giovani che segnalano sintomi di depressione.
Una situazione parecchio preoccupante, che l’Unione Europea sta pensando di risolvere attraverso una strategia di prevenzione.
La prevenzione come strategia
Per l’UE “serve uno spostamento delle priorità verso la prevenzione: per affrontare i fattori di rischio comportamentali e ambientali e intraprendere azioni più ambiziose”. Quel che l’UE vuol fare in concreto è: sostenere condizioni favorevoli e aumentare la resilienza, inserendo il tema della salute mentale in tutte le politiche; promuovere il benessere psichico e prevenire i disturbi mentali; migliorare l’accesso tempestivo ed equo a servizi di alta qualità. Questo tipo di interventi sono già in atto e proseguiranno sino al 2027.