La drammatica vicenda risale a domenica 14 aprile. Siamo a Casier, un tranquillo comune in provincia di Treviso. Un uomo, Olaf Vidali, sale a bordo della sua automobile che si trova parcheggiata all’interno del giardino di casa e inserisce la retromarcia.
Olaf Vidali voleva semplicemente spostare l’auto da un punto ad un altro del giardino, però nel farlo non si rende conto che suo figlio, un bambino di solo un anno e mezzo, si trova proprio dietro alla sua auto.
Il bimbo, che al momento della tragedia stava giocando in cortile, viene colpito dall’automezzo guidato dal padre.
Non appena Olaf si rende conto dell’accaduto, chiama la moglie e insieme portano il figlio al pronto soccorso dell’ospedale del Ca’ Foncello di Treviso.
Le condizioni del bambino appaiono subito molto critiche agli operatori sanitari che lo prendono in carico.
Dopo due giorni e due notti di agonia, il piccolo non ce la fa e muore. Aveva solo un anno e mezzo.
I genitori sono sotto shock, così come il nonno del bimbo che, come loro, è stato interrogato dalle forze dell’ordine in quanto si trovava in quella casa domenica 14. Il racconto dell’anziano, soffocato dalle lacrime, parla di un bambino sempre sorridente che domenica, come sempre, stava giocando in giardino. Gli piaceva rincorrere il pallone.
Nella ricostruzione della dinamica precisa dei fatti che stanno facendo gli inquirenti, risulterebbe che nell’istante in cui Olaf indietreggiava con l’auto il bambino si è posizionato sulla sua traiettoria mentre rincorreva la palla.
Prossimamente il corpo del bimbo sarà sottoposto ad autopsia. Olaf Vidali è indagato per omicidio colposo.