CTS e Natale: “No assembramenti o sarà terza ondata”

Quanto alla scuola, per Miozzo "è un elemento fondamentale della crescita e del processo formativo dei nostri ragazzi" e, dunque, la riapertura degli istituti "deve essere una priorità"

Miozzo ritiene estremamente importante limitare la diffusione del virus: “Dobbiamo valutare l’andamento della curva epidemica nelle prossime due settimane. Solo in base a quella si potrà decidere”. Sullo spostamento interregionale sottolinea: “Sappiamo che lo spostamento interregionale è stato una causa di importante diffusione del virus però è anche vero che in questa situazione ci sono esigenze di carattere sociale importanti. Saranno dunque fondamentali i dati ma, anche, i controlli e la possibilità di fare autonomamente dei tamponi rapidi”.

È evidente però che, conclude il coordinatore del CTS, “se si potranno autorizzare gli spostamenti, ovviamente non potrà mancare il rispetto rigoroso delle regole”.

Quanto alla scuola, per Miozzo “è un elemento fondamentale della crescita e del processo formativo dei nostri ragazzi” e, dunque, la riapertura degli istituti “deve essere una priorità“.

Agostino Miozzo ribadisce all’ANSA che c’è stato anche un confronto con gli organismi internazionali, a partire dall’Oms e dall’Unesco, per fare il punto della situazione e verificare come anche altri paesi importanti dell’Ue, Francia, Germania e Gran Bretagna, abbiano dato tutti “indicazioni rigorose per il mantenimento dell’apertura delle scuole”.

E “noi, come CTS, abbiamo espresso più volte il nostro pensiero, che non è cambiato: riteniamo che le scuole debbano riaprire, anche perché le indicazioni che sono state date, dal distanziamento, all’uso delle mascherine, fino all’igiene sono state messe in atto. Tutti elementi che riducono i rischi“. Conclude: “con le dovute precauzioni e il monitoraggio costante la scuola non è un luogo di rischio, fermo restando che il rischio zero non esiste in nessun luogo e in nessun contesto, ma un luogo di informazione e consapevolezza dei rischi che si esprimono con il coronavirus“.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.