Agenzia delle Entrate: si valuta lo stop sanzioni fisco per chi non ha pagato il 20 marzo

Sarà valutata la disapplicazione delle sanzioni in via amministrativa per tutti i casi collegati all’emergenza

Il Decreto Cura Italia ha previsto numerose misure a favore del settore lavorativo. Tra esse anche la proroga dei versamenti fiscali e contributivi. L’attenzione però rimane concentrata adesso sulle scadenze antecedenti il Decreto e quindi a tutti i versamenti scaduti entro il 20 marzo 2020.

Proprio sulla scia dei numerosi inadempimenti il Governo Conte sta valutando quindi l’ipotesi di considerare misure ad hoc per quanti non sono riusciti a pagare in tempo, abolendo le sanzioni per i mancati versamenti.

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Versamenti fiscali: nuove proroghe per Iva e contributi

Il Decreto Cura Italia per quanto riguarda le scadenze fiscali con scadenza del 16 marzo le ha prorogate di qualche giorno sino al 20 marzo. Tuttavia, nonostante questo, molti contribuenti si sono trovati in difficoltà e non adempiuto all’ulteriore scadenza.

I contributi ad oggetto sono il versamento IVA e tutti i contributi fiscali previsti per il fine mese di marzo 2020. Relativamente tali inadempimento si sta considerando l’ipotesi di non prevedere sanzioni. L’ipotesi potrebbe diventare una misura concreta con il prossimo decreto che dovrebbe essere varato ad aprile.

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In particolare, secondo l’articolo 60 del Decreto Cura Italia, i versamenti ad oggetto della proroga sono:

  • i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni;
  • i contributi previdenziali;
  • i contributi assistenziali;
  • i premi per l’assicurazione obbligatoria;
  • i versamenti IVA.

A dare comunicazione di tale ipotesi è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione, in videoconferenza, alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulle misure economiche adottate per l’emergenza coronavirus. “In considerazione della straordinaria emergenza a fronte dei ritardi per i versamenti relativi ai tributi in scadenza il 20 marzo sarà valutata la disapplicazione delle sanzioni in via amministrativa per tutti i casi collegati all’emergenza” ha detto il Ministro.

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L’obiettivo comune sia a tale ipotesi che alla proroga al 20 marzo prevista dal Decreto Cura Italia è proprio quello di andare incontro ai contribuenti in questo periodo così difficile.

Incassi delle sospensioni diminuiscono solo di 2,5 miliardi di euro

Secondo quanto detto sempre dal Ministro Gualtieri, il risultato delle entrate di marzo è andato meglio delle previsioni che erano di circa 5,3 miliardi di euro, a fronte delle stime di perdita di incassi legate alle sospensioni contenute nel decreto erano di 7,8 miliardi di euro.

Dal gettito acquisito finora per marzo, invece, le minori entrate si fermerebbero quindi a 2,5 miliardi. Il ministro nei giorni scorsi aveva più volte chiesto a chi era in grado di pagare, nonostante gli stop, per consentire un uso delle risorse più mirato a chi davvero in emergenza.