AI: i medici li usano per le diagnosi, fondamentale studiare un regolamento

Secondo uno studio recente il 27% delle strutture sanitarie sta usando le AI per fini diagnostici o di trattamento

Il 27% delle strutture sanitarie sta sperimentando l’AI per fini diagnostici o di trattamento.

AI: quali sono gli utilizzi in campo medico?

L’Osservatorio sulla Sanità digitale del Politecnico di Milano ha decretato che il 27% delle strutture sanitarie sta usando le AI per fini diagnostici o di trattamento.

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Secondo la ricerca un medico su quattro utilizza l’intelligenza artificiale, così come il 14% degli infermieri. Ecg, Tac, risonanze e radiografie sfruttano algoritmi per migliorare la precisione delle diagnosi. Tra gli altri utilizzi esci sono anche i responsi ad alcune domande, emulando così una vera e propria conversazione umana.

Appena un medico su dieci utilizza l’intelligenza artificiale per ricercare riferimenti scientifici su una determinata patologia.

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I pericoli dell’intelligenza artificiale

I pericoli maggiori in campo di AI riguardano i cittadini che cercano informazioni o si fanno diagnosticare una malattia sulla base di sintomi percepiti.

Anche per questo l’Europa sta studiano un regolamento sull’intelligenza artificiale, utile a chiarire le responsabilità anche legali di un medico che prenda decisioni sbagliate sulla base di un responso dell’intelligenza artificiale.

È poi importante che il medico si informi su come funziona un algoritmo e quale tipologia di dati gli fornisce per arrivare alla sua decisione.

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