Alessandro Borghi interpreterà Rocco Siffredi: ” Abbiamo girato più di 50 scene spinte…”

Alessandro Borghi è Rocco Siffredi: " Abbiamo girato più di 50 scene spinte...non sono un bigotto ma ma mi piaceva la cosa"

Alessandro Borghi è il protagonista di Supersex, la serie dedicata alla vita di Rocco Siffredi e al suo vissuto di pornodivo. L’attore, che negli ultimi anni ha dimostrato d’essere un’artista eclettico e versatile, ha accettato il ruolo di Siffredi con entusiasmo. Nel cast del biopic che andrà in onda su Netfilx ci sono anche  Jasmine Trinca, Adriano Giannini, Saul Nanni e Linda Caridi.

Borghi è stato ospite del podcast Gianluca Gazzoli BSMT, e ha rilasciato alcune dichiarazione sull’attesissima serie che ha richiesto un impegno particolare: “Abbiamo girato più di 50 scene spinte”. Borghi ha anche riferito che alcune scene hard non sono state facili: “Abbiamo girato per quasi 100 giorni e ci sono state decine di scene spinte, più di 50. Ho accettato di fare questo progetto perché non sono un bigotto, mi piaceva la cosa e in Italia interpretare questo ruolo è un bel modo per litigare con tanta gente”.

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L’attore romano ha poi aggiunto che in alcune circostanze ha avuto il timore che alcune situazioni venissero fraintese, visti i tanti personaggi presenti sul set e in molte scene: “Il rischio più grande è che, sia tra donna e uomo che tra uomo e uomo o donna e donna, sul set potrebbe accadere che una cosa che tu metti in scena potrebbe essere fraintesa come un qualcosa che vuoi tu persona e non che fa il personaggio. Tu ti muovi e magari l’altro pensa: ‘Perché fa questo, che vuole fare? Mi vuole dire qualcosa?’. Bisogna sfuggire da quello”.

Alessandro Borghi: “Rocco è diventato un amico”

Alessandro Borghi ha conosciuto meglio Rocco Siffredi anche per capire la sua vita. Per interpretarlo appieno ha avuto bisogno anche di confrontarsi con il pornodivo che oggi è diventato un amico, così anche la moglie e tutta la sua famiglia:

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Un viaggio nella vita di Rocco che è diventato un amico, e lo stesso Rozsa. Loro mi hanno aperto le porte. Mi ha detto molto più di quello che immaginavo. L’idea che avevo di lui non c’entrava nulla con la sua essenza reale.” Ha poi concluso: “Tutti mi chiedono: ‘Perché hai accettato di interpretare Rocco?’, e io rispondo sempre: ‘Ma perché nessuno mi ha chiesto come mai ho accettato di fare Aureliano che era uno che sparava a tutti?