Allarme Gimbe: “Senza chiusure locali, lockdown di un mese”

Cartabellotta: "effetto sulla flessione della curva dei contagi sarà minimo"

Per Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, “I dati dell’ultima settimana, documentano il crollo definitivo dell’argine territoriale del testing & tracing, confermano un incremento di oltre il 60% dei pazienti ricoverati con sintomi e in terapia intensiva e fanno registrare un raddoppio dei decessi. In alcune aree del Paese non è più procrastinabile il lockdown totale per arginare il contagio diffuso e ridurre la pressione sugli ospedali”.

Per Renata Gilli, responsabile della ricerca della Fondazione Gimbe, infatti: “In relazione ai risultati ottenuti dall’introduzione di ciascuna misura di contenimento è stata stimata l’efficacia sul valore di Rt di quattro possibili gruppi di interventi a 7, 14 e 28 giorni. Se da un lato gli effetti dipendono dal numero e dalla tipologia di restrizioni, dall’altro non sono affatto immediati. Infatti, per dimezzare il valore di Rt servono 28 giorni di lockdown totale, tempi che in Italia potrebbero dilatarsi ulteriormente per il ritardo sempre maggiore nella notifica dei casi”.

Per la Gimbe, sostanzialmente, le misure adottate non basterebbero a contenere l’epidemia, nonostante sia vero che “sono state introdotte progressive restrizioni da parte di Governo e Regioni” ma “il loro effetto sulla flessione della curva dei contagi sarà minimo, sia perché le misure non sono state ‘tarate’ su modelli predittivi a 2 settimane, sia perché le blande misure dei primi due Dpcm sono già state neutralizzate dalla crescita esponenziale della curva epidemica“. Queste le parole di Cartabellotta.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.