L’SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione) unitamente con l’Università di Cassino ha dato il via a corsi di difesa personale a cui stanno partecipando in gran numero medici ed infermieri che lavorano presso il Policlinico Umberto I di Roma.
Sono stanchi e preoccupati, infatti, delle aggressioni di cui a volte sono vittime da parte di cittadini innervositi per i tempi di attesa.
La prima lezione è stata organizzata appositamente nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari. Si è incentrata prevalentemente sulle tecniche per riuscire a fronteggiare fisicamente una aggressione e i 28 partecipanti hanno giudicato l’incontro ben sviluppato ed estremamente utile.
Il corso proseguirà dal 22 marzo e ogni lezione sarà dedicata a un tema specifico: direttive, come comportarsi, aspetto psicologico, interazione con il “paziente/aggressore” e interazione fisica.
Massimo Greco del SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione) ha affermato che, purtroppo, gli episodi violenti, che si verificano prevalentemente in pronto soccorso, sono aumentati in misura esponenziale negli ultimi anni, in particolare post-pandemia.
Solo al Policlinico Umberto I di Roma nel corso del 2023 si sono verificati un centinaio di episodi. In generale, lungo tutto lo Stivale i dati ci mostrano che sono stati vittime di reazioni violente 8 medici su 10, però il 73% di loro non ha denunciato l’accaduto.