Amici immaginari: i bambini comunicano con i fantasmi?

I bambini in tenera età comunicherebbero con fantassmi e spiriti: a volte molti di loro non sarebbero entità positive.

Gli amici immaginari sono essenze partorite dalla mente dei bambini bisognosi di confrontarsi con un loro alter-ego. Spesso però queste entità fantasiose sembrerebbero essere connotate strane peculiarità, che a vslte (Seppur in casi molto rari) allarmano i genitori dei piccoli.

È possibile che i bambini, nei loro primi anni di vita, abbiano la facoltà di comunicare con gli spiriti fantasmi? Per alcuni esperti sì.

Talvolta questi spiriti potrebbero essere tutto tranne che entità positive. Spesso i bimbi potrebbero avere a che fare con spiriti maligni o anime dannate decedute per morte violenta invidiose di una nuova vita.

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Gli amici immaginari sono fantasmi? Le prove

Le prove che i bambini comunicano con i fantasmi sarebbero diverse secondo il parere degli esperti. Spesso ci sarebbero vere e proprie manifestazioni di poltergeist oppure il presunto amico immaginario comunicherebbe al piccolo vicissitudini e situazioni relative ai genitori che il bambino non potrebbe mai conoscere. La prova di questo inquietante fenomeno è sostenuta in una ricerca pubblicata dalla rivista Psychological Medicine. Lo studio è stato effettuato su 8.000 bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni.

La ricerca in questione è stata curata da Kr Laurens, MJ Hobbs, M Sunderland, MJ Green e GL Mould. Lo studio è stato ripreso ampiamente dai media inglesi, secondo cui due terzi dei bambini hanno affermato di aver avuto contatti con almeno un’esperienza paranormale nella loro vita. Oltre alle numerose ricerche effettuate non bisogna dimenticare, inoltre, situazioni di vita vissuta, riportata dal portale Ifantasmi.it. Un lettore ha scritto al sito descrivendo la sua surreale esperienza, che fa rabbrividire.

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Il misterioso uomo in casa

Il lettore racconta a Ifantasmi.it che quando aveva 4 anni, anche lui giocava con amici immaginari. Del resto, da piccoli tutti ci inventiamo degli esseri inesistenti per poter condividere esperienze e raccontarie storielle, come quando si parla con un orsacchiotto e si cambia voce per far finta che il giocattolo risponda. I ricordi dell’uomo di quel periodo sono sfocati, ma sua madre gli avrebbe raccontato una cosa che l’avrebbe in qualche modo “allarmato” decidendo così di fare opportune ricerche. L’amico immaginario del lettore non sarebbe stato così “immaginario”.

La prova era proprio sua madre che gli raccontava come il figlio lo vedesse davvero e che quando parlava con lui, si muoveva verso una destinazione fissa come se avesse davvero davanti qualcuno. La donna non avrebbe mai visto nulla, ma avrebbe osservato il figlio giocare con questa entità che non poteva vedere. È stata la stessa madre dell’uomo a capire che fosse veramente un fantasma quell’entità. Questo “amico immaginario” rispondeva e dava definizioni che un bambino piccolo non avrebbe mai potuto comprendere.

Una prova importante fu quando la madre sentì il figlioletto chiamare l’amico immaginario per nome e cognome. Lo spirito con cui il lettore avrebbe avuto a che fare da bambino sarebbe stato il vecchio proprietario della casa in cui il piccolo abitava con la sua famiglia in quel momento. L’uomo sarebbe morto in quella stessa casa tempo prima. Le cose che raccontava e che il piccolo riportava erano situazioni di vita vissute realmente in quell’abitazione da quella persona. La prova che fosse un fantasma era il fatto che l’uomo, da bambino, non potesse assolutamente conoscere la storia di una persona deceduta tempo prima della sua nascita.

In questo caso però lo spirito sarebbe stato molto gentile nei confronti del piccolo, un fantasma buono che era rimasto ad abitare lì nonostante non facesse più parte di questo mondo. La madre dell’uomo gli ha detto anche che nel momento in cui cambiarono casa, avrebbe smesso di avere amici immaginari. Il lettore si scusa dicendo di voler dare ulteriori particolari ma non ricorderebbe di quell’esperienza e tutto ciò che sa gli è stato raccontato dalla madre. L’uomo ha dichiarato che al giorno d’oggi non saprebbe proprio come reagire a una situazione di questo tipo.

Il lettore spiega che i fantasmi buoni esistono e non bisogna temerli. Non comprende però come mai si sia manifestato a lui e non ai suoi genitori. Lui lo vedeva, ma il resto della sua famiglia no. Può anche darsi, come dice lo stesso diretto interessato, che l’innocenza dei bambini vinca la paura verso l’ignoto, mentre un adulto reagirebbe forse in maniera diversa. L’esperienza qui raccontata è una prova che dopo la morte c’è davvero qualcosa. Il resto è solo questione di fede e la religione si sa, è un qualcosa di intimo e personale.

L’uomo che segnava la bambina

Da Reddit riportiamo l’esperienza di una mamma a contatto con un amico immaginario della sua bambina, davvero speciale. La piccola parlava alla donna di un uomo che ogni giorno la raggiungeva in camera da letto e le faceva il segno della croce sulla fronte. La mamma della bimba pensava fosse solo un sogno della figlioletta. In seguito sua suocera inviò alcune vecchie foto di famiglia. La bambina guardò la foto del nonno paterno, morto sedici anni prima, ed esclamò: “E’ l’uomo che entra nella mia stanza ogni notte”. Il marito raccontò alla donna che spesso suo padre gli faceva sempr eil segno della croce quando era giovane.

L’amica Kelly

Sempre da Reddit raccogliamo un’altra testimonianza di un papà riguardo l’entità a contatto con la sua figlioletta. Quando la figlia dell’uomo aveva 3 anni aveva un’amica immaginaria di nome Kelly. Kelly era seduta su una sedia a dondolo mentre dormiva, giocava e parlava con lei e faceva altre attività. Circa due anni dopo l’uomo e sua moglie stavano guardando il film Amytiville del 2005. La loro bambina iniziò a scalpitare nel vedere l’immagine della ragazza morta con gli occhi neri. Senza mostrare alcun segno di turbamento, la bambina disse: “È Kelly!”. La mamma e il papà domandarono: “Kelly chi?”. La risposta della piccola fu: “Ricordate la ragazza morta che viveva nel mio armadio?”.