Che fine ha fatto l’uomo uomo virile?
“Ma cos’hai oggi il ciclo?” Non è solo un modo dire, umoristico, a quegli uomini che soffrono di sbalzi ormonali, colti da momenti d’irritabilità, cambiamenti d’umore, stanchezza fisica e voglie incontrollate di cibo.
Però, tuttavia, mentre per la donna è una manifestazione fisiologica, come la perdita di sangue, nell’uomo è solo uno stato mentale, da non confonderlo con l’andropausa o menopausa maschile, causata dalla progressiva diminuzione dell’ormone del testosterone.
La sindrome dell’andropausa inizia a manifestarsi negli uomini dai 50 anni in su. Questo, però, non determina il calo del desiderio e neanche l’invecchiamento precoce del fisico.
L’uomo, a differenza della propria partner femminile, sopporta molto meno la condizione della sindrome premestruale, manifestando comportamenti d’irascibilità anche dinanzi a due linee di febbre, prova ansia e rabbia. Spesso, nell’uomo, è un caso asintomatico, percepito come sindrome del maschio irritabile, perché l’uomo macho non ha niente a che fare con la fragilità del mondo femminile.
La ricerca è stata realizzata da un gruppo di psicologici di Derby, Inghilterra, esaminando 50 uomini e 50 donne con una serie di domande sul loro comportamento durante i cambiamenti d’umore negli uomini e il ciclo premestruale nelle donne.
I ricercatori non hanno dubbi: l’uomo, come la donna, in quei giorni soffre di continui mal di testa, perdita di concentrazione e avverte la drammaticità della vita con la lacrima facile. E non è per niente difficile vedere l’uomo, sotto stress premestruale, sdraiato sul divano mentre immerge il cucchiaio nel barattolo di cioccolata per coccolarsi dal trauma fisico difficile da tollerare.