Apex Legends, addio Fortnite?

Cos'è Apex Legends, il gioco che rovina le mire di grandezza di Fortnite

Apex Legends è il nuovo gioco on-line stile Battle Royale che farà molto parlare di se nei mesi a venire. Fatto uscire un po’ in sordina, senza le classiche pubblicità e trovate di marketing per alimentare l’ hype dei videogiocatori, è disponibile per Xbox, Playstation e Pc. Nessun espediente per attirare più giocatori prima dell’uscita vera e propria del gioco? E allora come è possibile che nella prima settimana sia già arrivata all’incredibile cifra di 25 milioni di utenti? Semplice, è un ottimo gioco.

Come funziona

Ma partiamo con ordine, Apex è un Battle Royale, quindi un tutti contro tutti, ma con qualche differenza, l’unica modalità di gioco è quella dei gruppi da tre. Non esiste l’uno contro tutti o i match a squadre, tutti devono giocare in gruppi da tre e questa è un’ottima cosa. Perché? Perché così il giocatore è costretto a unirsi ad altri, lui e i due compagni possono affrontare gli altri gruppi con un bel gioco di squadra, aiutandosi a vicenda e facendo fronte comune contro le altre squadre da tre. Addirittura puoi essere rianimato o salvato dal tuo compagno una volta abbattuto quando in altri giochi l’unica cosa che potevi fare una volta morto era guardare gli altri giocare o uscire dal match (vedi Fortnite). In questo modo i giocatori possono anche stringere un legame, diventare alleati in diverse partite e perché no, stringere amicizie che possono continuare al di fuori dei giochi se si è fortunati.

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Anche Apex è un free-to-play, un gioco completamente gratuito, ovviamente presenta le solite microtransazioni che permettono di modificare il proprio personaggio ma questo non influisce sulle prestazioni del giocatore, non migliora le armi o le strategie, insomma l’unica cosa che viene premiata è l’abilità del videogiocatore, non il denaro speso come nei Pay to win.

apex legendfotocredit: smartworld

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Il marketing

Ebbene si, Apex è uscito da pochissimo tempo ed ha già morso i talloni al colosso Fortnite e anzi, su Twitch ora non è più in prima posizione, scalzato appunto da Apex. Persino Ninja, il più celebre giocatore di Fortnite, ha iniziato a sponsorizzare Apex giocando solo a quello e mostrandolo sull’applicazione di streaming. Ma il punto che sorprende di questo gioco è che ha raggiunto ben 25 milioni di giocatori nell’arco della prima settimana dall’uscita ufficiale e che prima di questa nessuno ne aveva sentito parlare. Solitamente un gioco viene lanciato solo dopo mesi di grandissime pubblicità, video anteprime, trailer e quant’altro, Apex invece se n’è praticamente disinteressato.

Si perché non c’è stata una sola pubblicità, non un anteprima, niente, questo perché i geni di Respawn Entertainment che hanno prodotto il gioco sapevano; erano così sicuri dei loro mezzi che non avevano bisogno di attirare i giocatori solo con la curiosità. Questi hanno lanciato il gioco e hanno visto da subito i loro server essere attaccati da giocatori come un branco di topi affamati su un microscopico pezzo di formaggio. Come? Perché il passaparola è più efficace così, se un videogiocatore vede un nuovo gioco su Twitch o YouTube che sia ed è attirato dal genere, è facile che ne parli con i suoi amici, che condivida filmati del gioco e via discorrendo così da incuriosire ancora più persone che non avendo mai sentito parlare di questa novità ne vengono attratti.

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Personaggi di APEX
fotocredit: cellulaire magazine

Le qualità del gioco

Il gameplay è veramente immediato, semplice da giocare, con un solo tasto riesci a comunicare con i compagni e ad aiutarli con armi o munizioni, con un altro tasto puoi capire se nei paraggi ci sono nemici, più semplice c’è solo Tetris.

Il gioco presenta le solite classi, il personaggio veloce e scattante, quello più pesante e forte e così via, ognuno con le proprie caratteristiche. L’ambientazione è quella della serie Titanfall, poco dopo gli avvenimenti della storia di Titanfall 2, in un deserto dove sono tutti banditi alla ricerca di armi per uccidere gli avversari che minacciano la propria sopravvivenza.

La grafica è accattivante, ha colori vivaci, non è cartoonesco come Fortnite ma neanche tanto realistico da preoccupare i genitori più apprensivi. Dona un’esperienza di squadra nuova, utile a formare gruppi di intesa. Insomma è un gioco che offre un’esperienza completa gratuitamente e minaccia prepotentemente il gigante Fortnite proponendosi a muso duro come nuovo grande Battle Royale gratuito. Vedremo se anche in futuro continuerà a macinare giocatori su giocatori come sta facendo ora.