Apnee notturne: trovata possibile correlazione con malattie autoimmuni

Questo studio mira a comprendere quali siano i meccanismi che aumentano il rischio di contrarre malattie autoimmuni

Una nuova ricerca dell’Università della Georgia ha mostrato che le persone che soffrono di apnee notturne potrebbero avere malattie autoimmuni. Questa scoperta potrebbe essere utile per la scelta delle cure farmacologiche da impiegare.

Lo studio, guidato da Bradley Philips, si basa su precedenti ricerche che mostrano come l’apnea nel sonno causa un incremento nel rischio di contrarre malattie autoimmuni. Tra queste, l’artrite reumatoide o l’artrosi.

“Questo studio mira a comprendere quali siano i meccanismi che aumentano i rischi di contrarre malattie autoimmuni” spiega Phillips, direttore dell’UGA’s Biomedical and Health Sciences Institute.

L’apnea nel sonno è un disturbo che si verifica quando i muscoli della gola si rilassano temporaneamente collassando nelle vie aeree, causando momenti intermittenti di soffocamento nel sonno.

I pazienti affetti da apnee notturne producono più citochina, che abbasserebbe il sistema immunitario provocando un rischio più alto di malattie.

La relazione tra l’apnea notturna e altre malattie è difficile da studiare. Negli adulti le apnee si manifestano di solito in mezza età, e aumentano con l’invecchiamento” ha detto Phillips, “Con l’avanzare dell’età è facile andare incontro a malattie, ed è difficile perciò capire se queste malattie sono causate dall’apnea o indipendenti. Ma se l’apnea fosse possibile foriera di malattie, allora la situazione va attentamente valutata e trattata insieme alle altre condizioni”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.