Arcuri: “Seconda ondata è stata inaspettata”

Quanto alle terapie intensive, per Arcuri non ci sarebbe pressione su quest'ultime: "Oggi non c'è pressione su terapie intensive. A marzo in Italia avevamo 5mila posti di terapia intensiva"

Secondo il Commissario Arcuri, la seconda ondata è stata “inaspettata”.

Dichiara: “Quando sono arrivato eravamo il secondo paese al mondo per numero di contagiati nonostante una popolazione relativa rispetto ad altre nazioni. Oggi siamo il decimo paese al mondo nonostante l’impetuosa e in parte inaspettata recrudescenza della pandemia in queste ultime settimane”. Così si è spesso nel suo intervento alla Digital Opening Conference organizzata da Financecommunity, Minima Moralia e Vitale nell’ambito della Digital Financecommunity week di Lc Publishing Group. Per Arcuri, il nostro Paese sarebbe tra quelli che “hanno reagito meglio alla pandemia“.

Ed ha aggiunto: “L’emergenza ha messo a nudo la fragilità dell’intero sistema. Il coronavirus rappresenta la grande emergenza degli ultimi 70 anni: il virus ha colpito 1 cittadino su 51 e determinato oltre 45 mila morti. Sono numeri impressionanti. L’emergenza ha messo a nuovo le fragilità del sistema, ma ha anche messo in evidenza straordinarie capacità spesso sconosciute e inaspettate“.

Quanto alle terapie intensive, per Arcuri non ci sarebbe pressione su quest’ultime: “Oggi non c’è pressione su terapie intensive. A marzo in Italia avevamo 5mila posti di terapia intensiva. Al picco della pandemia avevamo oltre 7mila ricoverati Covid in terapia intensiva. Oggi abbiamo 10mila posti, li abbiamo raddoppiati, e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese, a fronte di 3.400 ricoverati in terapia intensiva. Quindi la pressione su questi reparti non c’è”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.