Il 28 settembre, il Governo ha sottoscritto il Trimestre Anti Inflazione insieme al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, e il Ministro dell’Agricoltura. Erano presenti anche rappresentanti del mondo produttivo, ben trentadue associazioni che collaboreranno per tre mesi per il carrello tricolore. Sarà un carrello della spesa ricco di prodotti scontati in ben 22 mila esercizio commerciali. Gli sconti saranno su prodotti di prima necessità, alimentari, per l’infanzia e di largo consumo. Tutto ciò dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023.
Quali supermercati aderiscono
Il Ministero della Imprese ha messo a disposizione un sito per vedere quali supermercati aderiscono al Carrello Tricolore: https://mimit.gov.it/it/anti-inflazione/elenco-aderenti
Queste sono le principali sigle presenti: supermercati Coop, Despar, Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Lidl, Tigre, Famila, ma anche farmacie e parafarmacie.
Per usufruire degli sconti basta cercare i prodotti a prezzi calmierati in questi supermercati, l’iniziativa non richiede di presentare Isee.
Percentuali di sconto applicate
Gli sconti arrivano fino al 20% partono dal 10% e vengono applicati su libera iniziativa degli esercenti. Finora sono stati applicati sconti su prodotti come pasta, farina, zucchero, alimenti per l’infanzia, caffè, cereali, biscotti, uova e merendine.
Sconti di acquisti che spesso fanno lievitare una spesa giornaliera anche sopra i trenta euro, l’iniziativa è stata apprezzata a Roma, Torino, Napoli e Milano.
Partecipano anche i grandi brand alimentari, ad esempio Ferrero ha aderito al carrello tricolore, Lavazza ha promesso riduzione sui costi del caffè. Infine, scelta molto apprezzata quella del Todis su prodotti senza glutine e lattosio.
Come sta andando l’iniziativa?
Su diversi siti nazonali si possono leggere le varie osservazioni fatti dai quotidiani, c’è chi dice che l’iniziativa è partita a rilento, chi ha trovato scaffali vuoti, chi ha testato delusione o soddisfazione dei cittadini che hanno saputo dell’iniziativa dalla televisione.
Ricercati tantissimo sia i prodotti per i bambini che i prodotti di farmacia o parafarmacia disponibili, che beni di prima necessità.
Chiaramente qualche esercente avrà commesso degli errori, ad esempio nel come esporre o non esporre gli sconti. L’iniziativa è da seguire nei prossimi giorni e nei suoi risultati economici.