Attenzione al colesterolo alto. E’ un segno premonitore

Gli ultimi studi non lasciano dubbi

Che il livello di colesterolo fosse un indicatore ben chiaro del nostro stato di salute, è cosa nota. Ma gli ultimi studi lasciano ben pochi dubbi sul rischio, conseguente, di incorrere in infarto e ictus.

Controllare, quindi, regolarmente i livelli di Ldl aiuta ad evidenziare possibili eventi mortali o invalidanti.

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I risultati degli ultimi studi presentati in un convegno

Di recente, si è svolto, a Roma, un convegno specifico, in cui sono stati presentati i dati delle ultime ricerche: in un soggetto sano, il livello di colesterolo non dovrebbe superare il valore di 116 mg/dL. Se invece si tratta di categorie a rischio come, ad esempio, i fumatori, il tetto da non superare è di 100 mg/dL. Più basso, ancora, il valore per i diabetici o comunque i malati cronici, per i quali il  range deve essere inferiore ai 70 mg/dL. Chi è già stato colpito da ictus o infarto, dovrebbe diventare un vero e proprio ‘sorvegliato speciale’: per questi soggetti, bisogna rimanere al di sotto dei 55 mg/dL.

Le evidenze raccolte in numerosi studi epidemiologici, genetici e trial randomizzati hanno dimostrato in maniera inequivocabile che le lipoproteine a bassa densità sono il fattore che determina lo sviluppo della malattia cardiovascolare aterosclerotica“. La dichiarazione, resa nel corso del convegno di Roma, è di Fulvio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri.

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L’ipercolesterolemia conduce all’infarto o all’ictus. Ma i pazienti si trascurano

Quindi, più è alta la concentrazione nel sangue di colesterolo ‘cattivo’, maggiore è il rischio di essere colpiti da infarto o da ictus.

Gli italiani hanno però dimostrato di non tenere in grande considerazione la minaccia: molti sono coloro che non seguono le terapie regolarmente ed in modo corretto e che non si sottopongono a controlli costanti.