Segnalato, dal ministero della Salute, il richiamo del lotto L 332022 di semi per uccelli selvatici a marchio Multifit.
A determinare il ritiro del prodotto, la presenza di semi di ambrosia oltre il limite consentito. E’ interessato al ritiro il sacchetto Wild Bird Mix da kg. 2,5 con Tmc (Termine Ultimo di Conservazione) al 30/06/2024.
La confezione di mangimi per uccelli selvatici, oggetto del richiamo, è stata distribuita dall’ Agros Trading GmbH, azienda austriaca con sede a Hörsching, in Mühlbachstraße 151.
L’azienda ne ha disposto il ritiro, invitando gli acquirenti a restituire il prodotto, senza utilizzarlo, al punto vendita dove è stato acquistato e dove sarà effettuato il rimborso.
Perché l’ambrosia è pericolosa
Il pericolo rappresentato dall’ambrosia non è tanto diretto agli animali, quanto alle persone.
Si tratta, infatti, di una pianta invasiva che cresce spontaneamente praticamente ovunque e, una volta attecchita, è molto difficile liberarsene. Ma l’aspetto più preoccupante dell’ambrosia è che può provocare reazioni allergiche negli esseri umani. Quando viene utilizzata nelle miscele di mangime per uccelli selvatici, i semi di ambrosia possono finire nel terreno e radicarsi. Dall’infiorescenza dell’ambrosia si sprigionano i pollini che sono alla base delle possibili allergie, provocando attacchi di asma e problemi respiratori veri e propri. Ecco perché le piante di Ambrosia sono ormai considerate un problema e vanno segnalate. Le si può trovare nei terreni incolti, lungo di greti dei fiumi, sui cigli delle strade, nei cantieri… insomma, praticamente ovunque.
Come riconoscere l’ambrosia
Spesso confusa con l’artemisia, l’ambrosia si distingue facilmente da quest’ultima osservando la parte inferiore delle foglie: argentea nel primo caso, verde chiaro nel secondo.