Bankitalia: 2022 anno record per truffe al fisco e frodi informatiche

Azioni illecite anche per il superbonus e criptovalute

Bankitalia ha diffuso i numeri relativi alle truffe al fisco e alle frodi informatiche: fino ad ora, in questo 2022, sono oltre 5000 le operazioni segnalate

Il monitoraggio è stato effettuato dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, ovvero l’unità operativa che raccoglie e traccia tutte quelle operazioni finanziarie sospette compiute quotidianamente attraverso movimenti di denaro.

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“Da appena 566 segnalazioni ricevute nel 2019 si è passati a 3.453 nel 2021, fino a superare 5.000 nel 2022” – fanno sapere dalla Uif e le operazioni sospette rilevate si riferiscono a illeciti fiscali, frodi informatiche e ransomware, interessando anche valute virtuali.

E, in effetti, la criptovaluta è la contropartita più impiegata come riscatto per liberarsi proprio del ‘ransomware’, un tipo di virus che, una volta installato, prende possesso e controllo del computer, eseguendo la crittografia dei dati. Entra, nel pc, attraverso la tecnica del phishing o del clickjacking e, una volta attivato, è il padrone assoluto della macchina. Per togliere l’incomodo, chiede un riscatto da pagare, spesso, in criptovaluta come, per esempio, il Bitcoin.

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Ma le criptovalute vengono usate anche in altri casi segnalati dalla Uif di Bankitalia. Sono stati intercettati e segnalati flussi ““in uno schema per frodare il fisco, mediante cessione di finti crediti fiscali derivanti da bonus edilizi, i cui proventi, oltre che prelevati in contanti, venivano impiegati per acquisti di criptovalute e di lingotti”.