Bankitalia ha pubblicato oggi i nuovi dati sul debito pubblico italiano. Rispetto a settembre ci sono dei dati definiti record, come quello delle Amministrazioni Pubbliche pari a 2.582,6 miliardi e l’aumento in un solo mese di 3,8 miliardi di euro.
Il fabbisogno del mese corrisponde a circa 20,9 miliardi compensato dalle disponibilità liquide del Tesoro, ovvero meno 16,3 miliardi. Si aggiungono scarti, premi all’emissione e rimborso della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, variazione di tassi di cambio.
Si nota dagli schemi come per le Amministrazioni centrali il debito è aumentato di 4,4 miliardi di euro, per le Amministrazioni locali invece di 0,6 miliardi di euro. Rimane stabile il debito degli Enti di Previdenza.
Il debito pubblico italiano in quattro schemi di Bankitalia
La prima pagina del documento di finanza pubblica dedicata a fabbisogno e debito mostra quattro grafici statistici sintetici. Viene illustrato il debito pubblico italiano considerando anni e mesi precedenti, voci di spesa, differenze tra istituzioni nazionali e internazionali.
- La figura uno mostra il Debito delle Amministrazioni pubbliche, il debito generale è salito da marzo 2020 (sotto i 2.450 miliardi di euro) salendo sempre di più ogni mese fino ad uno spazio tra 2.550 e 2.600 miliardi. Questa crescita c’è stata anche con il debito al netto delle disponibilità liquide del Tesoro.
- La seconda figura riguarda il debito detenuto dalle Amministrazioni Pubbliche analizzando i dati di dicembre anno per anno fino ad agosto, ultima voce. Banca d’Italia e IFM si prefigurano con uno spazio percentuale maggiore rispetto a Istituzioni finanziarie residenti (escluse IFM), altri residenti e non residenti.
Variazioni negli anni: momenti di maggiore e minore spesa
Interessante l’analisi della variazione del debito delle Amministrazioni Pubbliche, espresso in miliardi di euro e basato su dati dei mesi precedenti e anche dell’anno 2019. La variazione del debito pubblico delle Amministrazioni ha avuto importanti picchi positivi a gennaio 2020, aprile e maggio.
Ad agosto c’è stato un nuovo rialzo ma minore rispetto a quello di maggio. Invece, ci sono stati periodi con indici di debito negativo, il più alto è stato a dicembre 2019. Il momento di maggiore fabbisogno è stato a marzo 2020, seguito da maggio e settembre nonostante le variazioni delle disponibilità liquide del Tesoro.
Infine, una quarta figura mostra gli stessi dati rispetto a 12 mesi e confrontando il netto degli aiuti ai paesi UEM. L’anno 2020 le amministrazioni mostrano l’indice più alto in assoluto di bisogno di liquidità o nuove emissioni.