Il mercato è scosso per quanto sta accadendo in Israele e la crescita economica potrebbe risentirne. Questo in linea di massima è l’avvertimento lanciato da Bankitalia nella giornata di oggi. Insomma le tensioni geopolitiche stanno frenando la crescita economica e rischiano di generare situazioni di crisi, il grido di allarme arriva direttamente Sergio Nicoletti Altimari della Banca d’Italia.
Per limitare l’inflazione la BCE ha introdotto una politica monetaria, secondo il funzionario della nostra banca centrale questa prudenza deve essere riprodotta anche nelle politiche di bilancio italiane per evitare scossoni ed evitare un ulteriore irrigidimento delle condizioni di offerta del credito che per il nostro paese sarebbe un problema difficile da affrontare.
Bankitalia, nelle vesti del suo funzionario, ha dato invece un parere estremamente favorevole rispetto a riforme strutturali e investimenti ma con la prospettiva di generare crescita e migliorare di conseguenza la percezione che gli investitori hanno rispetto alle potenzialità del nostro paese.
Dubbi e timori sul rapporto tra debito e PIL che, secondo Nicoletti Altimari, rappresenta un elemento di forte instabilità economica per il nostro paese. Infatti le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: un elevato rapporto tra debito e PIL riduce gli spazi di bilancio per fare fronte a possibili futuri shock avversi; espone il Paese al rischio di tensioni sui mercati finanziari; aumenta il costo del debito per lo Stato, e riduce la forza economica delle famiglie e imprese.