Bellezza: trovato l’algoritmo che determina chi è bello

La scoperta scientifica che sta facendo discutere il mondo.

La bellezza è percepita dagli esseri umani in modo completamente diversi. Ultimamente l’intelligenza artificiale ha aiutato l’uomo, grazie agli algoritmi messi a punto da scienziati italiani, sulla ricerca dei volti più gradevoli possibili. La ricerca è stata condotta dal Dipartimento di Fisica dell’Università Sapienza di Roma per poi essere stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports.

Un algoritmo per definire cos’è bello

La metodologia d’analisi è stata progettata da Vittorio Loreto assieme a Miguel Ibáñez-Berganza e Ambra Amico. Sono riusciti a trovare degli algoritmi in grado di individuare le caratteristiche facciali da cui comunemente viene percepita la bellezza.

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Dalla letteratura fino all’arte, in epoche diverse, la bellezza è stato un argomento trattato in modo diverso e nessuno è stato in grado di trovare una regola semplice e definita per definire le caratteristiche di un bel viso.

Nonostante ciò, gli scienziati – pur sapendo che non esiste una regola universalmente riconosciuta – sono partiti da un’immagine digitale di un volto. I dettagli sono stati modificati dai volontari che hanno preso parte all’esperimento. In tal senso l’équipe di Loreto afferma quanto segue:”Il nostro approccio, basato su algoritmi di deformazione delle immagini e su algoritmi genetici, consente al soggetto sperimentale di ‘scolpire’ la sua variante preferita di un volto di riferimento”.

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L’esperimento ha fatto emergere che la percezione totale di un viso è influenzata dalla personalità dei singoli. In base all’attribuzione inconscia di elementi astratti, si è compreso che non è tanto la posizione dei singoli elementi bensì dall’armonia tra varie parti del volto nella loro interezza.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.