Bonus case: quelli che ritroveremo nel 2023 e quelli che spariranno

Le elezioni del prossimo 25 settembre potrebbero cambiare notevolmente la situazione degli italiani. Quali bonus case rimarranno e quali no?

In questi ultimi mesi il Governo uscente di Mario Draghi ha predisposto tutta una serie di agevolazioni per gli italiani, sotto forma di bonus. Ovviamente non potevano mancare quelli destinati alle ristrutturazioni di case e condomini e in molti cittadini ne hanno approfittato. Ma quali di essi sono destinati a scomparire il prossimo anno, e quali invece continueranno ad essere disponibili? Vediamoli assieme.

Iniziamo da quello più noto e amato, il cosiddetto Superbonus. Questo provvedimento, grazie alla Legge di bilancio 2022, continuerà ad esserci anche per l’anno prossimo. Infatti nel caso che si tratti delle parti comuni di un condominio, sarà disponibile fino al 2025, benchè con il passare del tempo lo sgravio andrà ad essere ritoccato.

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Per le case unifamiliari, invece, la scadenza prevista è al 31 dicembre 2022, sempre a patto che almeno il 30% dei lavori sia stato eseguito entro il 30 settembre dello stesso anno. Scadenza al 31 dicembre del 2023 per gli interventi fatti dal Iacp, purchè il 60% risulti completato entro il 30 giugno 2023.

Bonus case: quelli che ritroveremo nel 2023 e invece quelli destinati a sparire

Anche altri bonus casa rimarranno attivi per l’anno prossimo, addirittura per spese sostenute fino al dicembre 2024. Si tratta nello specifico di quello per le ristrutturazioni edilizie (50%), quello di riqualificazione energetica (il cosiddetto ecobonus), quello per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili (50%), il bonus verde (36% di detrazione) e quello per il sisma (75%).

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Discorso diverso per il bonus facciate, che il Governo Draghi ha prorogato per spese sostenute fino a fine 2022. Qualora tuttavia il nuovo Governo entrante non dovesse decidere di prorogarlo, non sarebbe quindi più disponibile per gli italiani. Insomma, a meno di sorprese chi vorrà usufruire di agevolazioni relative all’edilizia starà relativamente tranquillo. Una buona notizia che è tuttavia una goccia se si considera i tanti rincari e aumenti arrivati in questi mesi.