Il bonus gravidanza consente alle donne in dolce attesa di ricevere agevolazioni, tra cui un contributo extra da 1.917,3 euro.
Bonus gravidanza: quali agevolazioni sono attive?
Come detto, il governo ha attivato diverse agevolazioni per le donne in gravidanza. Il primo beneficio rivolto alle donne in gravidanza è l’assegno unico universale. Si tratta della possibilità di ricevere un contributo economico dal 7° mese di gravidanza fino al dopo il parto, che viene poi rinnovato fino al raggiungimento dei 21 anni di età del bambino.
Bisogna presentare la domanda per l’assegno unico alla nascita del bambino. L’INPS procederà poi all’erogazione dell’importo dovuto in un’unica soluzione, che comprenderà la mensilità spettante e gli arretrati. L’importo dell’assegno unico non dipende del certificato ISEE, ma la documentazione stessa serve per ottenere un bonus più alto. A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, l’importo dell’assegno unico è aumentato per effetto della rivalutazione.
Ciò vuol dire che le famiglie con un reddito ISEE fino a 16.215 euro avranno diritto a un beneficio pari a 189,20 euro mensili, oltre a eventuali maggiorazioni. Le famiglie con un reddito ISEE superiore a 43.240 euro annui ricevono un assegno mensile di 54,10 euro.
Bonus gravidanza: latte artificiale
C’è anche un bonus nel caso il latte materno risulti insufficiente per nutrire il piccolo nascituro o la genitrice risulti impossibilitata all’allattamento a causa di una patologia. In questi casi le mamme avranno un’agevolazione annua di 400 euro. La richiesta per l’accesso al beneficio economico dovrà essere presentata all’azienda sanitaria locale di riferimento sul territorio.
C’è anche un bonus per le donne poi che non lavorano. Se non possono richiedere il congedo maternità, hanno la possibilità di richiedere un bonus gravidanza presso il proprio Comune di residenza. Il beneficio economico è condizionato da un reddito ISEE fino a 19.185,13 euro. Le donne che rientrano in questa fascia di reddito otterranno un aiuto pari a 1.917,3 euro (383,46 euro erogati per 5 mensilità). Bisogna presentare la richiesta di ammissione al beneficio presso il Comune di residenza fino ad almeno 6 mesi dal parto. Le donne in gravidanza possono infine chiedere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per alcune prestazioni mediche specialistiche: visite ostetrico-ginecologiche, monitoraggio della gravidanza, corsi di accompagnamento alla nascita e assistenza al puerperio.
Benefici fiscali
Le donne in gravidanza possono chiedere di dedurre le spese mediche sostenute per il controllo della gravidanza (ecografie, esami clinici mensili e altri servizi correlati). Si tratta di spese mediche per cui è possibile ottenere un rimborso in fase di dichiarazione dei redditi. Nello specifico, si può ottenere il rimborso delle spese sostenute per le visite mediche relative all’anno precedente a quello di riferimento per l’imposta. Questa agevolazione permette di portare in detrazione il 19% per la parte eccedente alla franchigia di 129,11 euro. Il limite massimo di spesa detraibile corrisponde a limite massimo di 6.197,48 euro per anno.
Fonte: INPS