Bonus Irpef 2023 per forze armate e di polizia: come funziona e a chi spetta

Ecco un'agevolazione fiscale per le forze armate e di polizia, rinnovato il bonus Irpef 2023

Esiste il bonus IRPEF 2023 destinato al personale delle Forze Armate e di Polizia. Questa agevolazione è stata oggetto di un miglioramento che ha alzato l’importo massimo fino a 571 euro.

L’agevolazione fiscale riduce l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è destinata a un ampio numero di beneficiari e ha suscitato l’interesse di molti. In questo articolo, esamineremo chi ha diritto a questo bonus, come funziona e quali sono i requisiti da soddisfare.

Chi ne ha diritto?

Come ogni anno, i dettagli relativi all’importo e ai requisiti del bonus IRPEF sono stabiliti mediante un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 settembre 2023 e stabilisce chi ha diritto alla defiscalizzazione.

Il personale delle Forze Armate, comprese le Capitanerie di Porto e le Forze di Polizia, sia a ordinamento civile che militare, in servizio nel 2023, è considerato beneficiario di questa agevolazione.

Uno dei principali requisiti per beneficiare della riduzione IRPEF è il rispetto della soglia reddituale, che impone un reddito da lavoro dipendente percepito nel 2022 non superiore a 30.208 euro.

Come funziona l’agevolazione, ulteriori dettagli

Il bonus Irpef per le forze armate e della polizia quest’anno ha 90.000 beneficiari, con un budget complessivo di 51,650 milioni di euro stanziato per questa finalità.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato il 15 settembre 2023 spiega il funzionamento di questa agevolazione. L’imposta lorda calcolata sul trattamento economico accessorio, che comprende indennità fisse e continuative erogate al personale del Comparto sicurezza e difesa, è ridotta fino a un massimo di 571 euro per ciascun beneficiario nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Questa riduzione viene applicata in un’unica soluzione dal sostituto d’imposta, incluso il conguaglio fiscale, considerando il trattamento economico accessorio erogato nel 2023.

Se l’imposta dovuta è inferiore al bonus IRPEF, la parte residua della detrazione può essere applicata alle retribuzioni corrisposte nello stesso anno e soggette a tassazione separata.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter