Bonus mamma 2023: ecco tutti i bonus di cui puoi beneficiare prima e dopo la nascita

i requisiti per accedere ai vari bonus in favore delle neo mamme

Lo stato italiano per le donne in gravidanza ha previsto dei bonus. Alcuni possono essere richiesti prima della nascita del bambino e altri invece, la cui domanda può essere inoltrata solo dopo la nascita e solo entro e non oltre un certo mese di età del nascituro.

Come molte di voi che ci stanno leggendo ben sapranno, per il 2023 non esiste un vero e proprio bonus gravidanza, come era invece fino all’attuazione dell’Assegno unico figli a carico. Il bonus precedentemente previsto dallo stato era utile alle neomamma o future tali, per affrontare una serie di spese che una nuova nascita porta all’interno di una famiglia. Ad oggi a sostituire il bonus ci pensa l’Assegno Unico, vediamo in che misura, ma non mancano alcune agevolazioni a cui la futura mamma può accedere avendone pieno diritto.

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Per le donne in gravidanza

Quindi il bonus gravidanza di 800 euro previsto per tutte le donne in stato interessante che avevano superato il settimo mese di gestazione ed entravano nell’ottavo, non è più previsto dallo Stato, essendo stato sostituito da altre misure. Per poter accedere al precedente bonus occorreva un certificato del medico curante, che attestasse le settimane di gravidanza. Non occorrevano altri documenti e nell’arco di 30 giorni dall’avvenuto invio della domanda il bonus veniva anche liquidato sul conto corrente della donna.

Quello che spetta adesso, alle future mamme, sono alcune mensilità extra dell’Assegno Unico. Ma le somme inerenti a tale periodo pre-nascita vengono erogate solo nel momento della nascita del piccolo, in un’unica soluzione. L’agevolazione in questione viene calcolata in base all’ISEE del nucleo familiare al momento della domanda.

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L’importo mensile base è di 189,20 euro al mese, da sommare ad eventuali maggiorazioni, per coloro che hanno un ISEE inferiore ai 16.215 euro all’anni, altrimenti si riduce fino ad un minimo di 54,10 euro al mese se lise supera i 43.240 euro annui.

Ad ogni modo, a meno che non si rientri in quelli che sono i casi in cui l’Assegno Unico viene erogato in maniera automatica, occorre presentare domanda telematica tramite sito INPS accedendo con SPEAD e inserendo il nascituro nell’attuale ISEE familiare.

Per le future mamme senza occupazione

Nel caso in cui la donna in stato di gravidanza fosse disoccupata, allora potrebbe richiedere il bonus gravidanza di 383,46 euro erogati per 5 mensilità. Una misura questa, che andrebbe a colmare l’assenza del congedo di maternità INPS che spetta alle donne lavoratrici, ma anche a quelle in NASPI.

In questo caso la domanda dovrebbe essere presentata presso il proprio Comune di residenza, dopo la nascita del bambino ma entro i suoi 6 mesi.

Latte e spese mediche

Nel caso in cui al momento della nascita il bambino dovesse mostrare difficoltà con l’alimentazione al seno, per via di patologie e/o allergie (l’elenco delle patologie che danno accesso al bonus è allegato al decreto), allora è possibile richiedere quello che è noto come bonus latte e cioè un assegno dell’importo di 400 euro all’annuo che dovrebbe aiutare a sopperire alla spesa di latte artificiale. Un importo che spetta fino al sesto mese di vita del piccolo e solo se i genitori presentano un ISEE familiare inferiore ai 30.000 all’anno, altrimenti non ne hanno diritto.

Le donne in gravidanza possono anche godere di una serie di rimborsi e di esenzioni per quello che riguarda le visite mediche e le spese per i farmaci. Il rimborso di tali spese, avverrà però, in sede di dichiarazione dei redditi. Ovviamente occorrerà presentare documentazione delle spese effettuate. La legge ci dice che è possibile detrarre i costi per le spese mediche effettuate l’anno precedente per un importo pari al 19% per la parte eccedente i 129,11 euro di franchigia. A tal proposito, è utile ricordare, che si può usufruire della detrazione solo per la parte di spesa capiente nell’IRPEF, dovuta alla donna in gravidanza entro un massimale annuo pari a 6.197,48 euro.

Inoltre la donna in stato di gravidanza gode di esenzione ticket per le prestazioni indicate nei Lea 2017- Sez. B, visite ginecologiche, assistenza al puerperio e corso pre-parto. Nel caso in cui subentrino problematiche che mettono a rischio la salute di mamma e bambino, allora si avrà accesso in maniera gratuita anche ad eventuali visite specialistiche.

Fonte: Inps.it

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