Brittany Maynard commuove il Mondo, morirà il 1 novembre

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Brittany Maynard, una ragazza californiana di 29 anni, morirà il 1 novembre per colpa di un tumore al cervello.
Tutto è iniziato nel gennaio 2014 quando Brittany aveva cominciato ad avvertire forti mal di testa molto debilitanti. Si era appena sposata con Dan Diaz, viveva a San Francisco e aveva una vita piena di progetti e di sogni. Ma la diagnosi dei medici lasciò la giovane ragazza sotto choc: si trattava di un tumore al cervello, un glioblastoma multiforme.

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Il glioblastoma, noto anche come glioblastoma multiforme (GBM), è la forma più aggressiva e letale di cancro al cervello. Gli studi dimostrano che purtroppo solo pochi pazienti sopravvivono oltre i tre anni dalla scoperta del tumore, indipendentemente dal ciclo di trattamento che ricevono.

Nonostante ciò, i dottori avevano dato a Brittany qualche speranza di curare il cancro, anche se non in maniera definitiva, attraverso un intervento chirurgico. Così la giovane si è fatta operare, sperando di poter tornare alla sua vita, il più normale possibile.
Ma lo scorso aprile i dottori hanno comunicato a Brittany che purtroppo il tumore era tornato, più aggressivo di prima, era diventato un gliobastoma di quarto grado, che non c’era più alcuna possibilità di curarlo. Le rimanevano pochi mesi, forse sei.

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Gli ultimi periodi di vita dei paziente colpiti da questo male, sono molto dolorosi, caratterizzati anche da una importante perdita di intelletto e di tutte quelle capacità che permetterebbero una vita normale.
Le dolorose cure, le radiazioni totali al cervello e tutte le altre opzioni le avrebbero rovinato i suoi ultimi mesi di vita, senza aiutarla realmente.
Per questo motivo Brittany Maynard ha deciso per una “morte dignitosa”, di scegliere lei come e quando morire, ovvero ricorrerà all’eutanasia.

Quindi si è trasferita ad Oregon, stato che permette ai pazienti terminali di suicidarsi con l’aiuto di un medico.
La famiglia e il marito di Brittany hanno accettato la sua decisione, si sono trasferiti anche loro in Oregon e le stanno facendo vivere con intensità questi ultimi mesi.
Ma ora che i sintomi stanno aumentando, lei sta pianificando la sua morte che avverrà il 1 novembre, dopo aver festeggiato per l’ultima volta il compleanno di suo marito, che si terrà il 30 ottobre.

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L’eutanasia, letteralmente significa “buona morte“, consiste nel procurare intenzionalmente e con la sua approvazione, la morte di un individuo che è malato terminale e di cui la qualità della vita sia ormai permanentemente compromesse.
Brittany con la sua scelta di “morte dignitosa”, come la definisce lei, ha riaperto un dibattito negli Stati Uniti e nel mondo intero.
Soltanto in alcune nazioni tra le quali lo stato dell’Oregon, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svizzera, Washington è permesso il suicidio assistito, a patto però che siano rispettate le condizioni che variano a seconda dello stato.

Questo tema è oggetto di forte dibattito a livello internazionale, sia per questioni di natura religiosa, sia etica. Ma oltre ad essere una “morte senza dolore” va aggiunto il concetto di “morte dignitosa”, intendendo per dignità il rispetto che ogni persona ha della propria vita. Alcune malattie terminali croniche o degenerative rendono la persona non più padrona del proprio corpo e delle proprie condizioni di vita. Questo non è accettabile!

L’eutanasia non riguarda solo l’aspetto morale-etico ma anche quello giuridico, che comprende le varie figure professionali assistenziali e le commissioni per i diritti dell’uomo e del malato.
Da questo punto di vista, in Italia, l’eutanasia è considerata un omicidio volontario con pena di reclusione dai 6 ai 15 anni.
Ma il vero problema è che forse nella nostra società si sia venuta a creare l’inconscia e malsana idea che non si debba morire mai, non riusciamo più ad ammettere che prima o poi tutti dobbiamo morire, e quindi facciamo di tutto perchè l’ultimo respiro giunga il più tardi possibile a qualunque condizione, ad ogni costo!

Per questi motivi la scelta di Brittany, oltre ad essere opinabile, è molto coraggiosa e sopratutto dignitosa e si sta impegnando in una campagna per favorire l’eutanasia, creando una fondazione per raccogliere fondi a questo scopo. Per questo motivo, ha  registrato un video per far conoscere la sua storia  e la sua posizione sull’argomento, facendo appello ai parlamentari della California affinchè adeguino le leggi dello stato per consentire a tutti la ” morte con dignità”.

Il 30 ottobre festeggerà il compleanno di suo marito, e due giorni dopo si stenderà sul letto, con attorno tutte le persone che ama e che la amano e prenderà le medicine che le daranno una morte serena e dignitosa, come lei ha deciso.

 

[youtube yPfe3rCcUeQ Il video di Brittany]