Fabio Ridolfi ha aspettato questo momento, per molti anni. Da diciotto anni è immobilizzato a letto, a causa di una Tetraparesi. Da quasi due decenni, continua a comunicare solo con il suo puntatore oculare. Proprio grazie a questo puntatore, aveva espresso la volontà di porre fine alla sua vita, attraverso la sedazione.
Fabio Ridolfi ha 46 anni ed è residente a Fermignano, in provincia di Pesaro Urbino. Pochi giorni fa ha finalmente ricevuto il consenso da parte del Comitato Etico Regione Marche, per il suicidio medicalmente assistito.
La città ha deciso di salutarlo ieri sera. Difatti, tutta Fermignano si è riunita nella piazza principale della città, per una veglia in onore di Fabio, cogliendo quest’occasione per un ultimo saluto.
“Vogliamo salutarlo e fargli capire che tutta Fermignano è con lui e la sua famiglia” ha affermato il sindaco. Il fratello di Fabio, Andrea Ridolfi, tra gli applausi commossi della folla “Non siate tristi, per lui sarà una liberazione”.
Tra le persone, si sono riunite anche chi ha seguito il caso di Fabio per molti anni come Matteo Mainardi, il coordinatore della Campagna per l’eutanasia Legale.